Emozioni in musica per la giornata inaugurale del Festival Andrea Postacchini

FERMO - Sabato è partita la Stagione 2022 dell'evento che si è tenuto alla Sala dei Ritratti, al Palazzo dei Priori. L'assessore alla cultura Lanzidei: “Evento sinonimo di grande respiro internazionale per Fermo, è uno degli ambasciatori della nostra città nel mondo. Grandi artisti e talentosi giovani scelgono la nostra città come meta dando vita a un binomio di musica, bellezza e accoglienza»

Una giornata speciale quella di sabato 21 maggio per il Festival Andrea Postacchini. Inaugurata ufficialmente la stagione 2022 del grande progetto storico e musicale nato in seno al Centro Culturale Antiqua Marca Firmana. L’evento si è tenuto alla Sala dei Ritratti, al Palazzo dei Priori (Piazza del Popolo, Fermo) dove, la giornata è stata scandita in tre momenti: la mattina, alle ore 11, la conferenza stampa di inaugurazione con la partecipazione delle istituzioni e la stampa locale; il pomeriggio, alle 17, le novità sono state presentate al grande pubblico e alla cittadinanza; chiusura di giornata, alle ore 21, con concerto live di violino e pianoforte.

L’avvio ufficiale della Stagione 2022 è avvenuto ieri mattina, con una conferenza inaugurale, partecipata da stampa e istituzioni. La giornalista Angelica Malvatani ha presentato le tre grandi novità del Festival Andrea Postacchini, tra queste il portale postacchinifestival.com: il nuovo sito web tutto da scoprire dedicato al liutaio, il concorso, il Centro Culturale e tanto altro ancora. Inoltre, con il supporto Carla Civardi (anche voce narrante), è stato mostrato per la prima volta il promo del docu-film “Andrea Postacchini. Chi era Costui?”. È la pellicola a cura di Gabriele Felici e Mauro Martorelli dedicata alla vita, l’arte e alla musica dell’amato liutaio fermano. Infine, i presenti sono stai invitati a degustare i Pasticconi di Postacchini, i deliziosi biscotti sfornati per la prima volta quest’anno grazie alla collaborazione con la nota Pasticceria Gallucci: la base della ricetta sono le tradizionali fave dei morti che, per l’occasione, sono state arricchite con cioccolato, nocciola, pistacchio e arancia candita.

«Il Festival Andrea Postacchini è sinonimo di grande respiro internazionale per Fermo, è uno degli ambasciatori della nostra città nel mondo – ha commentato Micol Lanzidei, assessore alla cultura -. Grandi artisti e talentuosi giovani scelgono Fermo come meta dando vita a un binomio di musica, bellezza e accoglienza».

«Nonostante gli anni difficili il Postacchini ha saputo mantenere viva l’attenzione organizzando nuovi eventi e sapendosi reinventare coinvolgendo il pubblico – sottolinea il prefetto Vincenza Filippi -. La musica viene coniugata con altre eccellenze del nostro territorio come l’arte visiva e l’enogastronomia per una grande celebrazione di cui abbiamo bisogno in questo momento storico».

Il secondo atto della giornata, sempre nella Sala dei Ritratti, ha preso avvio alle  17 e ha accolto il grande pubblico, gli appassionati e tutti gli amici del Postacchini. Sono state rese note a tutta la cittadinanza le tre grandi novità del sito Postacchinifestival.com, il promo del docu-film e i Pasticconi di Postacchini, già esposte in anteprima alla stampa del corso della mattinata. È il conte Vinci Gigliucci, presidente di Antiqua Marca Firmana, a promuovere la grande tradizione musicale e di ospitalità: «Ringrazio tutti i presenti e le autorità, tutti coloro che in questi anni in cui non ci siamo arresi hanno preso parte alle nostre iniziative. Antiqua Marca Firmana ha deciso di continuare a diffondere nel mondo le bellezze e la cultura della città di Fermo. La figura di Andrea Postacchini è legata non solo al concorso musicale che porta il suo nome, ma anche alla ricerca storica che ha preso forma grazie al docu-film e a quella culinaria con i biscotti sfornati in collaborazione con la pasticceria Gallucci. La strada ormai si sta aprendo e non vediamo l’ora di festeggiare l’anniversario del 2023, i trent’anni del Concorso violinistico internazionale».

Come non chiudere la giornata inaugurale se non in musica. Alle ore 21, concerto live di pianoforte e violino, trasmesso in diretta sul canale YouTube del Festival e sul canale 75 del digitale terrestre, FM TV. L’atto conclusivo è stato affidato al talento di due amiche del Postacchini, la a violinista Chiara Cavagliano e la pianista Irene Filiaggi. Hanno eseguito: R. Schumann Sonata per violino e pianoforte, Op. 105; Mit leidenschaftlichem ausdruck; Allegretto; Libhaft; J. Brahams: Scherzo in do minore WoO2 per violino e pianoforte; F. Listz: Liebestraum n° 3, Notturno per pianoforte.

«È stata una serata emozionante, non vedevamo l’ora di esibirci – hanno commentato le due giovani talentuose Chiara Cavagliano e Irene Filiaggi -. Quando abbiamo ricevuto l’invito ci siamo subito entusiasmate perché il Postacchini è un luogo prestigioso per chi fa musica. Siamo davvero grate per questa opportunità. Il nostro duo di violino e pianoforte è nato da circa un anno ma ci siamo trovate subito in sintonia. Siamo felici che questa connessione, che il nostro amore per la musica, sia stato accolto e apprezzato dal pubblico».

Le novità del Festival Andrea Postacchini non finiscono qui, da annotare i prossimi appuntamenti in calendario: la seconda iniziativa di primavera. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a un’intera giornata di festeggiamenti in occasione dell’evento “Postacchini! Chi era costui?”. Appuntamento sabato 4 giugno in Piazza del Popolo a Fermo. Evento outdoor, è un’intera giornata dedicata alla musica e al coinvolgimenti degli appassionati, i cittadini e tutti i curiosi. Con una sapiente regia mobile su speciale MOTORHOME e Ledwall, alle 18:30 il centro storico si trasformerà in un cinema all’aperto e verrà trasmessa la prima assoluta del docu-film dedicato ad Andrea Postacchini. Ore 21:00, in Sala dei Ritratti, la chiusura dell’evento è affidata al Quintetto Gigli. Terzo e ultimo appuntamento di stagione la Serata d’Autunno (Teatro dell’Aquila), Dalle ore 21 circa soirée di gala con Gli archi della scala, quartetto e sestetto con musiche di Rossini, Paganini e Čajkovskij.

Il conte Gigliucci, presidente del Ccamf


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