Addio Francesco Pesci. Sul tennis marchigiano, e in particolar modo quello sangiorgese, cala un velo di cordoglio e costernazione. Ieri pomeriggio, infatti, all’età di 74 anni si è spento Francesco Pesci. A darne l’annuncio la Federtennis Marche, guidata da Emiliano Guzzo: «Purtroppo un grande dolore ha colpito la grande famiglia del tennis marchigiano. Ci ha lasciato un grande interprete, una persona sublime del nostro movimento. Francesco Pesci, 74 anni non c’è più. Giudice Arbitro nazionale dal 1978, internazionale per 30 anni, vice presidente del Circolo Tennis Porto San Giorgio per 20, un attore meraviglioso che ha scritto la nostra storia. Francesco ha voluto salutarci in silenzio, senza preavviso. Noi però, alziamo la voce, lo vogliamo ricordare per il fondamentale contributo che ha sempre dato al tennis italiano e regionale. Sarai sempre nei nostri cuori, Francesco» scrivono dalla Federtennis.
«Ha rappresentato la storia del tennis sangiorgese – aggiunge Guzzo, presidente regionale della Fit e consigliere del circolo sangiorgese – si è sempre prestato alle attività del Cococcioni, insomma una pietra miliare. Aveva sempre una parola buona per tutti e il cordoglio di queste ore lo dimostra. Una grande passione per il tennis, che ha praticato e che ha sempre seguito con amore. Per me, in particolare, è stato un padrino del tennis. Mi mancherà, mi mancheranno i continui battibecchi che avevamo, erano segno di un grande e reciproco affetto».
Messaggio di cordoglio anche da Stefano Cencetti: «Oggi è una giornata molto triste per la nostra Porto San Giorgio e per tutti noi sangiorgesi. Con Francesco se ne va un professore sempre presente, attento, disponibile e pronto ad aiutare i suoi alunni, se ne va un uomo appassionato di tennis in cui si è impegnato sempre, anima e corpo. Se ne va una persona interessata a far crescere Porto San Giorgio, attento alle sue sensibilità e alla politica cittadina. Ci lascia insomma soprattutto un amico sincero e schietto che era ossigeno puro per la nostra comunità cittadina. Ci siamo incontrati qualche settimana fa e con la sua solita battuta diretta mi disse: “Caro Stefano, hai fatto proprio bene a non presentarti per questa tornata elettorale, anche se, devo dire, ad onor del vero, che ti avrei votato convintamente”. Caro Francesco, ci mancherai tantissimo, hai giocato l’ultimo set di questa partita nella vita terrena ma sono certo che guarderai con occhio attento e vigile i tuoi cari e la tua città. Le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia».