Cobra Fermo ancora sul tetto d’Italia, con un pieno di titoli nazionali

TIRO ALLA FUNE - All'epilogo di un derby tutto fermano, al cospetto dei Bellatores di Monte Urano, i ragazzi di coach Olivieri e del presidente Cugnigni hanno messo in bacheca il trionfo nella categoria 640 kg nel merito dei Campionati Italiani, a fare il paio con il successo nella 680 kg e la vittoria nel Trofeo delle Regioni, classe 425 Kg
FERMO – Domenica scorsa si è concluso il Campionato Italiano di tiro alla fune, con l’assegnazione del titolo tricolore della categoria 640 kg, ambito d’azione per i ragazzi del Cobra Fermo guidati da coach Luigi Olivieri, a spuntarla all’atto decisivo davanti ai Bellatores di Monte Urano, per un derby nazionale tutto al fermano.
Un successo che si collega con quanto vissuto in precedenza, vale a dire con i Cobra si sono aggiudicati anche la categoria 680 kg nonché il Torneo delle Regioni, categoria 425 kg. «Nonostante gli ultimi due anni di grandi difficoltà – le parole di coach Olivieri – per l’allenarsi con costanza e la perdita di qualche atleta, i ragazzi hanno dimostrato uno spirito ed una voglia di vincere non comune. È fondamentale mantenere questo spirito per continuare a crescere in futuro».
Gli ha fatto eco il presidente del sodalizio fermano, Daniele Cugnigni: «Si tratta del nostro titolo italiano numero 46. Un sentito grazie a tutti i ragazzi ed al nostro allenatore, fiori all’occhiello della società. È davvero unico quello che stiamo facendo, vincere ogni anno non è affatto  scontato, anche se quando si parla di tiro alla fune in Italia e relativi titoli italiani il binomio con i Cobra viene automatico. Speriamo per il prossimo campionato ci sia maggior partecipazione da parte di società che hanno mollato in questi ultimi due anni, ed una formula di organizzazione dei campionati stessi che coinvolga tutti, per una partecipazione costante negli anni. Ed ora ci dedicheremo ad aiutare le Contrade della nostra città in vista del Palio del Tiro al Canapo, manifestazione dove nacquero i Cobra oltre venti anni fa».

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