Monica Noschese
di Francesco Silla
«Vogliamo creare uno spazio musicale e artistico anche per gli studenti, per far sì che si interfaccino con il mondo artistico al di fuori del Conservatorio» a parlare è Monica Noschese, presidente della Consulta del Conservatorio di Fermo, intervenuta negli studi di Radio Fm1, per presentare il cartellone della stagione concertistica degli studenti.
Una nuova iniziativa, un modo per promuovere il Conservatorio e i suoi studenti. Una vetrina per gli studenti non solo a Fermo ma anche a Monterubbiano. «Suoneremo anche nel teatro di Monterubbiano, oltre che a Fermo – ha continuato – per aprirci al territorio e far conoscere il nostro Conservatorio».
«Un’offerta molto varia, che va dalla tradizione scritta al blues, dalla musica classica al jazz, per rappresentare tutti gli stili e i corsi che il Conservatorio offre. Abbiamo diviso il cartellone in una parte pre-estiva e in un’altra di chiusura. I concerti sono partiti con gli appuntamenti del 13 maggio e dell’8 giugno, quest’ultimo svolto alla sala dei ritratti di Fermo. Il prossimo appuntamento è il 16 giugno all’Auditorium del Conservatorio, per poi continuare con l’ultimo appuntamento pre-estivo l’8 luglio per poi riprendere con nuove date a settembre. Abbiamo 24 gruppi, ci saranno esibizioni che spaziano dai solisti ai quintetti. Collaboriamo con molte classi, come quelle di sax, flauto, pianoforte, canto e anche organo. In particolare, con questi concerti, diamo la possibilità alla classe di organo di testare gli organi professionali situati nelle chiese, strumenti impossibili da situare in un Conservatorio».
«I concerti si svolgeranno al Conservatorio, alla sala dei ritratti e al Teatro Pagani di Monterubbiano – ha concluso -. È la prima stagione concertistica degli studenti e abbiamo deciso di non allontanarci troppo da Fermo. Ma nelle prossime edizioni puntiamo ad coprire il territorio Fermano, per far conoscere il Conservatorio. Vediamo questi concerti come un’opportunità di ripartenza per tornare a suonare insieme dopo due anni in cui abbiamo affrontato le difficoltà dovute alla pandemia».
Un’iniziativa che promuove la cultura, nuova, che coinvolge i giovani e che sicuramente si amplierà negli anni futuri.
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