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Il Pd pronto a ripartire dopo la sconfitta. Amurri: «I sangiorgesi hanno scelto di affidare la città ai partiti di destra»

PORTO SAN GIORGIO - Michele Amurri, segretario del Pd, analizza la sconfitta elettorale ed inviata il partito, a tutti i livelli, ad una riflessione profonda sulle cause. Poi l'affondo contro i partiti di centrodestra. «Lega, FdI ed Udc per arrivare al 25% si sono dovuti mettere insieme» rimarca Amurri. Il Pd resta quindi il primo partito con il 18%.

di Sandro Renzi

Le reazioni post voto non si fanno attendere. Il Pd sangiorgese inviata il partito a fare una riflessione profonda a tutti i livelli per spiegare le cause di una sconfitta cocente alla luce del risultato uscito dalle urne e dopo dieci anni consecutivi di Amministrazione Loira. Il segretario dem, Michele Amurri, non ha dubbi sulla connotazione della nuova compagine che amministrerà Porto San Giorgio. «Il risultato consegnato dalle urne è chiarissimo ed inequivocabile. I cittadini sangiorgesi hanno scelto di affidare la città ai partiti di destra e serenamente ne prendiamo atto» scrive quest’ultimo.

L’analisi  di Amurri parte dalla figura del candidato sindaco, Francesco Gramegna «associata ad una continuità amministrativa che già straordinariamente durava da 10 lunghi anni e, nell’ottica della democrazia dell’alternanza è comprensibile. Il risultato della nostra coalizione però è stato anche fortemente condizionato da un vento negativo che parte dalle ultime elezioni regionali e che è arrivato fino a Porto San Giorgio. La classe dirigente del partito dovrà fare profonde riflessioni ad ogni livello». Il Pd in città si è fermato al 18%, perdendo circa 7 punti percentuali rispetto a cinque anni fa ma resta pur sempre il primo partito. «Lega, FdI ed Udc per arrivare al 25% si sono dovuti mettere insieme -rimarca ancora Amurri -di questo risultato ringraziamo sentitamente tutti i cittadini che hanno riposto fiducia in noi e che, possiamo assicurare, troveranno ancora nel Pd il faro del centrosinistra e di chi non si sente rappresentato dalla destra guidata dal nuovo sindaco. Ci faremo carico di ricucire lo strappo tra cittadini e politica, visti i tanti elettori che hanno disertato le urne». Già, perché quello dell’astensionismo è uno dei dati preoccupanti su cui, a dire il vero, dovranno lavorare tanto a destra quanto a sinistra. Amurri non vede tutto nero e si proietta già al futuro. «Il nostro lavoro di costruzione di un’alternativa è già iniziato, c’è un bellissimo fermento soprattutto di giovani e volti nuovi che non si fermeranno al risultato del 12 Giugno 2022. Siamo già ripartiti, forti anche dei consiglieri eletti che garantiranno esperienza ed un’opposizione di qualità. Ovviamente il Partito Democratico fa l’in bocca al lupo a Valerio Vesprini. Adesso saranno suoi oneri ed onori di amministrare bene e per tutti, la nostra amata Porto San Giorgio e speriamo nella scelta di una squadra all’altezza del compito, perché non basta solo vincere».

 


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