Torna la festa di San Barnaba: riconoscimento al medico fermano Galosi

CARASSAI - Riprendono le celebrazioni patronali dopo i due anni di stop dovuti al Covid. Alla parte liturgica si affianca la novità della premiazione per chi si è distinto nei campi più disparati. Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. A piccoli passi si torna ad assaporare la normalità

 

Il ritorno dopo la pandemia, per una ricorrenza che fa parte del dna dei carassanesi. Le celebrazioni in onore di San Barnaba, patrono nel suggestivo borgo della Valdaso. E poi la cittadinanza onoraria, assegnata al Milite Ignoto, e le Civiche Benemerenze, la novità di una manifestazione pronta a ripartire con slancio. Premiato anche il professor Galosi, che in passato ha guidato il reparto di Urologia dell’ospedale Murri di Fermo. 

Insomma, la normalità che tanto mancava passa anche attraverso la tradizione. Prima il rito liturgico nel pomeriggio di sabato 11 giugno, poi la solenne processione accompagnata dal Corpo Bandistico Città di Petritoli, con l’esposizione della riproduzione del braccio del Santo, fondatore della Chiesa di Milano. In serata, il concerto nella Collegiata Santa Maria del Buon Gesù, stavolta col Corpo Bandistico Città di Ripatransone e la solista Annamaria Sansoni.

«L’Amministrazione comunale si è resa interprete dei sentimenti della cittadinanza e con l’intento di concorrere alla promozione della crescita civile e della coesione sociale ha istituito l’Albo delle Civiche Benemerenze e della Cittadinanza Onoraria -spiega il sindaco Gianfilippo Michetti-. Questa iniziativa nasce con l’intento di dare il giusto tributo a tutti coloro che, in modi differenti, si sono distinti per il valore civico. Veri esempi per tutti noi in campi che vanno dalle scienze alle lettere passando per arti, industria, lavoro, scuola, sport,  attraverso iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, o di collaborazione con le attività della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni, attraverso atti di coraggio e di abnegazione civica che abbiano giovato in modo particolare alla comunità di Carassai elevandone il prestigio. Per coloro, non residenti, è prevista invece la Cittadinanza Onoraria, per la prima volta concessa al Milite Ignoto nel centenario della traslazione e della solenne tumulazione della salma nel sacello dell’Altare della Patria».

La premiazione del dottor Galosi

Gli attestati di Civica Benemerenza sono stati conferiti al Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile “per il servizio svolto dai volontari durante la pandemia anteponendo la salute pubblica alla propria incolumità, al fine di offrire informazione, supporto, aiuto concreto e conforto a qualunque cittadino ne manifestasse necessità, prestando assistenza anche nel centro vaccinale dell’Area Vasta 5”. 

Poi, ecco l’associazione Archeoclub d’Italia APS in occasione del 40ennale dalla fondazione “per la costante attività di sensibilizzazione dei cittadini sui temi di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale nazionale e per l’instancabile lavoro di diffusione dei valori e dei concetti identitari della comunità”, la Polisportiva Carassai ASD in occasione del 50esimo anno dalla fondazione “perché dedita alla diffusione e sviluppo dell’attività sportiva e dei suoi valori con una particolare attenzione all’aspetto sociale oltre che per il costante contributo fornito all’immagine del paese e all’attrattività turistica estiva con l’organizzazione della Sagra della Salsiccia alla brace”.

Infine, riconoscimento al professor Andrea Benedetto Galosi, direttore della Clinica Urologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, e in passato alla guida del reparto di Urologia dell’ospedale Murri di Fermo: “Insigne urologo e ricercatore con specializzazione nelle neoplasie urologiche e le patologie dell’apparato urinario e genitale maschile. Ha vissuto a Carassai parte della sua giovinezza e ha sempre mantenuto un rapporto speciale con il paese, mostrandosi sensibile e disponibile con i concittadini carassanesi che a lui si rivolgono, meritando profonda stima ed affetto da parte della comunità”.

Lu. Ca. 

 


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