Picchia e minaccia di morte il padre, arrestato dalla Squadra Mobile (Ascolta la notizia)

POLIZIA - L’anziano signore è stato ascoltato dagli investigatori i quali hanno constatato gli evidenti segni delle percosse sul suo corpo. Si sono anche resi conto che l’uomo versava in uno stato di paura e di disperazione motivo per cui, nel terrore di peggiori conseguenze, aveva deciso di non formalizzare querela nei confronti del figlio. L’Autorità Giudiziaria, riscontrando la difficile e grave situazione ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del figlio

di redazione CF

La Squadra mobile della questura di Fermo, nella giornata di ieri ha dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Fermo a seguito dell’indagine scattata a fronte di una segnalazione di maltrattamenti giunta proprio in Questura il primo giugno scorso.

«Nella fattispecie la segnalazione, pervenuta agli investigatori della Squadra mobile – spiegano, nel dettaglio, dalla Polizia di Stato – delineava una difficile situazione familiare, un rapporto esasperato tra padre e figlio il quale, disoccupato, affetto da problemi di salute e tossicodipendente, in più circostanze ha aggredito il padre».

Ascolta la notizia:

La Squadra mobile, come da disciplina vigente, ossia il cosiddetto “Codice Rosso”, ha informato l’Autorità giudiziaria che ha così assunto la direzione delle indagini.

«Dall’attività investigativa condotta e dall’ascolto dei testimoni è emerso che il giovane avanzava continue richieste di denaro al padre, verosimilmente per procurarsi la sostanza stupefacente e il genitore, in alcune circostanze, ha negato quei soldi al figlio – aggiungono dalla Questura – proprio per tutelarlo ma causando al contempo la sua ira in quanto il ragazzo lo ha minacciato di morte e in una occasione lo ha picchiato, colpendolo al volto e ai fianchi, e provocandogli ematomi e tumefazioni. L’anziano è stato ascoltato dagli investigatori i quali constatavano gli evidenti segni delle percosse sul suo corpo e si rendevano conto che l’uomo versava in uno stato di paura e di disperazione, motivo per cui, nel terrore di peggiori conseguenze, ha deciso di non formalizzare querela nei confronti del figlio. L’Autorità Giudiziaria, riscontrando la difficile e grave situazione, ha così emesso la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’uomo».

La Questura di Fermo ricorda a tutti coloro che abbiano notizia di situazioni analoghe che occorre segnalare questi episodi al fine di permettere alle Forze di Polizia di fornire aiuto a chi si trova in tali condizioni e non ha il coraggio di formalizzare denuncia o richiedere l’intervento della Polizia.


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