di Sandro Renzi
Divisa rossa ancora indossata, fine turno alle 18, poi di corsa nella sede della Confcommercio Marche centrali dove è andata in scena, come ogni anno, la tradizionale cerimonia di presentazione della squadra di salvataggio a mare che pattuglia la costa fermana da nord a sud. Al tavolo ci sono tutti, il neosindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, in una delle sue prime uscite ufficiali, Annalisa Cerretani, assessore al turismo del Comune di Fermo, Emanuela Ferracuti, assessore al turismo del Comune di Porto Sant’Elpidio, l’assessore di Altidona Manola Giuliano, Carlo Iommi, presidente dei balneari, Romano Montagnoli, presidente regionale del Sib, Giuseppe Galasso, neovicesindaco di Pedaso, Maria Adele Luzi, presidente dei concessionari di Fermo, Cristiano Caluisi, comandante del Circomare di Porto San Giorgio, Luciano Pazzi, responsabile della Protezione civile rivierasca, rappresentanti amministrativi di Altidona e Teresa Scriboni in rappresentanza della Confcommercio.
E’ stato il sindaco Vesprini ad aprire le danze ricordando di essere stato anche lui un assistente bagnante. «Un ruolo di responsabilità il vostro, la sicurezza in mare è la vostra priorità. Un augurio a chi è alla prima esperienza. Massima responsabilità e buon lavoro a tutti». E’ stata poi la volta della Cerretani. «Siete uno spettacolo solo vedervi -ha detto quest’ultima- la vostra divisa è come se ve la foste cucita addosso, Si resta assistenti bagnanti per sempre. Eravamo preoccupati perché sembrava che non vi fosse la disponibilità dei ragazzi a rivestire questo ruolo. Fortunatamente ha prevalso il senso di responsabilità, accettando questa chiamata. Senza di voi non ce l’avremmo fatta. Inoltre grazie a voi alcuni Comuni della costa sono uniti». Anche Galasso ha acceso i riflettori sul ruolo svolto da questi ragazzi. L’augurio ai giovani angeli rossi è arrivato pure dagli assessori di Altidona, Manola Giuliano e Porto Sant’Elpidio, Emanuela Ferracuti oltre che da Romano Montagnoli del Sib. Luciano Pazzi della Protezione civile sangiorgese ha sottolineato l’importanza del salvataggio a mare effettuato ormai da quindici anni con un gommone che parte dal porto. «Siamo rimasti a corto di personale -l’appello di Pazzi- il servizio è su base volontaria. Sono qui a chiedere un supporto anche a voi». Gli orari sono stati compressi per questo stesso motivo. Pazzi ha chiesto di effettuare un incontro per stipulare un protocollo d’intesa che serva a dividere anche le spese del servizio che ricadono solo su Porto San Giorgio tra tutti gli enti della costa. Cristiano Gasparretti, rappresenta la cooperativa City Service che gestisce il servizio di salvataggio. «Abbiamo due responsabili che si dividono la zona sorvegliata -entrando poi negli aspetti tecnici- le torrette sono 22 a Porto San Giorgio, 9 a Lido di Fermo, 2 a Pedaso, 2 a Marina di Altidona e 8 sui villaggi, 10 infine a Porto Sant’Elpidio. Si tratta di un a occupazione stagionale ma sono fiero del lavoro che fanno, ho visti ragazzi di 16 e 17 anni salvare persone in acqua, mettendo in atto tutto quello che la formazione invernale offre». L’obiettivo del team è zero incidenti. A conclusione è intervenuto il comandante Caluisi. «Siamo esigenti ma occorre responsabilità da parte di tutti. Fate molta attenzione, non dovete lasciare la vostra posizione per svolgere altre funzioni. Dovete prevenire il soccorso, fare un giro della spiaggia prima di iniziare al mattino. In secondo luogo controllate l’attrezzatura in dotazione». Per la prima volta è stata mappata anche l’area interessata dal servizio come richiesto dalla Capitaneria per avere subito una fotografia di quello che la cooperativa fa e dove lungo la costa fermana. Ad oggi sono stati già due i salvataggi in quindici giorni. La scorsa settimana è iniziata anche l’operazione Mare Sicuro della capitaneria di Porto.
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