Sandra Amurri vs Selvaggia Lucarelli: la lite social finisce in tribunale a Fermo, Monteverdi e Travaglio chiamati a testimoniare

FERMO - Questa mattina intorno alle 11.30 Sandra Amurri si è presentata al tribunale di Fermo difesa dalla legale Simona Cardinali, mentre Selvaggia Lucarelli era accompagnata dall'avvocato Lorenzo Puglisi. Questa era la giornata dedicata all'ascolto dei testimoni, uno per parte: per Sandra Amurri è stata chiamata l'amministratrice delegata de "Il Fatto Quotidiano", Cinzia Monteverdi. Per parte convenuta, Selvaggia Lucarelli, ha chiamato a testimoniare Marco Travaglio, direttore de "Il Fatto Quotidiano" Frecciatine all'uscita del palazzo di Giustizia

di Leonardo Nevischi

«Ne risponderai nelle sedi competenti» e così è stato. Aveva scritto questo ad agosto 2020 Sandra Amurri alla collega giornalista Selvaggia Lucarelli e, di fatto, dopo lo scambio di frecciatine al veleno sui social, la lite questa mattina si è spostata in corso Cavour, in un’aula del tribunale di Fermo.

Ricostruendo i fatti, tutto era partito da un articolo con cui la giornalista de “Il Fatto Quotidiano” aveva commentato lo scoop della relazione tra due personaggi famosi. «Satira convergente da “Novella 3000”. Trionfo dell’eleganza! Povero il “mio” ex giornale!» aveva scritto Sandra Amurri sui social. E ovviamente non si era fatta attendere la replica di Selvaggia Lucarelli: «I licenziati livorosi, che triste categoria. Peggio però sono quelli che fingono di non capire una battuta e strumentalizzano il femminismo e la solidarietà femminile per attaccare qualcuno (la Mannoia che è parecchio più intelligente di te l’ha capita senz’altro). Peggio ancora sono quelli che se ne stanno zitti finché prendono il loro stipendio in un giornale, poi quando vengono mandati via si scoprono improvvisamente coraggiosi e sputano veleno su ex colleghi. Amurri, fatti una vita».

La risposta dell’opinionista tv, scrittrice e giornalista de “Il Fatto Quotidiano” si era rivelata piuttosto pesante, così era arrivata la contro-replica piccata della Amurri: «Selvaggia Lucarelli ciò che scrivi, nel tono e nella sostanza ti racconta perfettamente. Per tua informazione io non sono stata licenziata, me ne sono andata da un giornale che esiste, anche grazie a me e permette a te di scrivere ciò che scrivi. Ma non rivelerò altro perché, a differenza di te, il mio stile mi vieta di pubblicare messaggi ed email, compresi quelli che invii tu su chi ti paga. Sappi che di ciò che hai scritto qui, essendo totalmente falso e diffamatorio, ne risponderai nelle sedi competenti, così avrò il piacere di conoscere le tue “autorevoli” fonti”».

E così questa mattina intorno alle 11.30 Sandra Amurri si è presentata al tribunale di Fermo difesa dalla legale Simona Cardinali, mentre Selvaggia Lucarelli accompagnata dall’avvocato Lorenzo Puglisi. Questa era la giornata dedicata all’ascolto dei testimoni, uno per parte: per Sandra Amurri è stata chiamata l’amministratrice delegata de “Il Fatto Quotidiano”, Cinzia Monteverdi. Per parte convenuta, Selvaggia Lucarelli ha chiamato a testimoniare Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano”.

L’udienza ha dato vita ad una vera e propria partita infuocata tra due donne agguerritissime che un tempo erano schierate nella stessa squadra. Tuttavia questa volta l’arbitro è stato il giudice civile Maura Diodato. Amurri  ha citato in giudizio la Lucarelli per vedersi riconosciuto un risarcimento danni, quantificati in 30mila euro, per la diffamazione a mezzo stampa che avrebbe subìto.

Oggi, come detto, si trattava solo di un’udienza per la prova testimoniale e naturalmente la causa proseguirà per terminare l’istruttoria dove verranno ascoltati altri testimoni.

Prima dell’udienza non sono mancate occhiatine tra le due ‘opposte fazioni’ e anche all’uscita dal tribunale fuochi d’artificio tra le due compagini. «Tutto come previsto, ecco i fotografi – ha esclamato la Lucarelli rivolgendosi ai taccuini, prima di tirare una frecciatina alla competitor – Anche queste le girerai a Dagospia? Mi raccomando, passagli un resoconto della giornata». E la replica della Amurri non si è fatta attendere: «Io non sono famosa, saranno venuti qui per fotografare te. Stammi bene» si è congedata con tanto di manina alzata.

Gli avvocati Simona Cardinali e Francesco De Minicis con la giornalista Sandra Amurri al centro

Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio in Corso Cavour a Fermo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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