Da sx Roberto Ferretti e Giovanni Massucci
di Francesco Silla
«È stato un evento nato dalla volontà di Roberto Ferretti che l’aveva già collocata in posti diversi da Monte Vidon Combatte. I primi anni sono infatti stati itineranti, organizzando le prime cinque edizioni in comuni e posti diversi. Nelle ultime cinque edizioni l’evento ha trovato una sua stabilità a Monte Vidon Combatte. Il nostro borgo si presta alle esigenze dell’evento, nato per esaltare le doti delle colline marchigiane, per parlare di semplicità e naturalità e di vita sostenibile e biologica» esordisce così il sindaco di Monte Vidon Combatte, Gaetano Massucci, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Fm1 riguardo “Lavandaso”, evento nato intorno alla coltivazione di lavanda, ma che trova ogni anno un tema nuovo da esplorare con incontri culturali e musicali.
«Nonostante io sia abruzzese ho sempre avuto per le Marche un amore forte, che ho cercato di tradurre attraverso delle azioni, formando associazioni di strutture ricettive della Valdaso, basata su un turismo sostenibile e responsabile e organizzando iniziative come “Marche in Valigia” per promuovere le marche all’estero. – ci spiega Roberto Ferretti – “LavandAso” nasce dallo stesso spirito. Con l’associazione AgriTurAso Marche- turismo relazionale integrato, dal 2012 abbiamo organizzato questo evento basato sulla lavanda. Il motivo per cui abbiamo scelto questa pianta come simbolo della festa è che la lavanda rappresenta un po’ il territorio dell’entroterra marchigiano. È una pianta che nasceva spontanea, veniva chiamata “spighetta” e si utilizzava per profumare i panni o per tenere lontani gli insetti nelle cucine. Inoltre, io sono un coltivatore di lavanda, una passione che ho condiviso poi negli anni con altri 20 coltivatori. Non c’è ancora un mercato in quanto è una coltivazione non competitiva, ma in futuro potrebbe strutturarsi. Durante l’evento organizzeremo un’Agorà per discutere delle possibili opportunità di questa coltivazione» Continua poi Ferretti «Abbiamo trovato un posto ideale come Monte Vidon Combatte, che ci ospita e che ci aiuta nell’organizzazione attraverso il comune e la Pro Loco. Questa festa è un contenitore delle eccellenze del nostro territorio. Dalle culture privilegiate all’artigianato, dalla cucina fino alla musica, all’insegna di uno sviluppo sostenibile e di un tipo di turismo basato sull’esperienza».
Passando poi alla programmazione della festa interviene di nuovo Massucci: «Ogni anno la festa adotta un tema che fa da raccordo a tutte le iniziative interne alla festa il tema di quest’anno è “Note Fiorite”. Si inizia giovedì 23 giugno con la presentazione del libro “I fiori di Faber” di Claudio Porchia, che tratterà del rapporto tra De André e i fiori nelle sue canzoni. Un’iniziativa che si intreccia con i giovedì di Monte Vidon Combatte, fatti di incontri culturali. La festa poi prosegue sabato 25 e domenica 26, nel pomeriggio. Il nostro borgo si popolerà di mercatini di prodotti tipici locali e prodotti artigianali, tutto quello che concerne i prodotti di nicchia del nostro territorio. Ci saranno escursioni a piedi nel borgo di Collina vecchia, paese abbandonato da più di cento anni ed escursioni e-bike intorno al borgo. Sabato e domenica sono davvero ricchi di iniziative culturali, come ad esempio l’archivio fotografico di Sibilla Arte in collaborazione con l’associazione Donne Fotografe a cura della fotografa Antonietta Corvetti, o la presentazione del libro di “staffetta di cucina” che si concentra sulla cucina di recupero e sull’utilizzo di erbe e fiori. Altro incontro a cui teniamo è quello con “iris guerriera” progetto dedicato a tutte le donne vittime di violenza tenuto da Cristina Mostosi».
«Ogni serata si concluderà con un concerto finale. Sabato ascolteremo Daniele di Bonaventura e il suo Triobù mentre domenica ci sarà il maestro Dante Milozzi che porterà “il corno di Mozart” con Paolo Valeriani al corno e il quartetto d’archi “Beniamino Gigli”».
Un appuntamento ricco di incontri e spunti di ragionamento nel borgo antico di Monte Vidon Combatte.
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