Altro taglio del nastro ieri pomeriggio a Porto San Giorgio, esattamente a corso Castel San Giorgio 31. Protagonista in questione è Nerio Cameli ed il nuovo ristorante “Al Capitano”. La sua mano in cucina è ampiamente riconoscibile in quanto garanzia di qualità e professionalità. Del resto lo insegna la sua longeva carriera trascorsa dietro i fornelli. Insomma, un vero e proprio veterano della ristorazione. Oltre allo staff, hanno presenziato anche il sindaco, Valerio Vesprini ed il neo consigliere, Giampiero Marcattili, amico dello chef da vecchia data.
L’avventura professionale di Nerio inizia negli anni ‘70 a “Il Gabbiano”, storico hotel sangiorgese, poi prosegue a “Il Caminetto” per circa 8 anni: «Grazie a Mario Bagalini, ho appreso tutti i segreti legati alla ristorazione e ho iniziato a maturare la mia idea di ristorazione fondata su due pilastri fondamentali – racconta – ovvero un’alta qualità della materia prima e un servizio e una cura al dettaglio che facesse di un semplice pasto un momento di puro piacere per l’avventore».
Nel 1990 si sposta sul lungomare ed apre “Al Capitano”: «Avventura condivisa con il caro amico Mario Ferroni. Con questo locale – continua a raccontare Nerio – io e Mario abbiamo costruito con passione e professionalità le fondamenta che sono risultate cruciali per il successo del ristorante».
Poi c’è stata la parentesi de “La Lampara” a Porto Sant’Elpidio per 18 anni. «Nel 2017, dopo la scomparsa di Mario ho deciso di tornare a Porto San Giorgio per riaprire “Al Capitano” in una location suggestiva come quella offerta dal rione Castello, nel cuore della città vecchia. Fino ad arrivare al Covid… Gli spazi ridotti del locale – spiega Cameli – non mi hanno consentito di tenere aperto il ristorante. Mi sono fermato, ma con la volontà di riaprire non appena la tempesta fosse passata e si fosse presentato il locale giusto. Che finalmente è arrivato, ampio e suggestivo, nella stessa location storica, a pochi metri dal vecchio».
Il Capitano si rimette al timone, dunque.
«Sono felicissimo di riaprire con le stesse motivazioni della mia gioventù e con l’esperienza di ben 46 anni di attività. Faccio questo mestiere perché amo vedere i miei ospiti godere appieno l’esperienza a loro dedicata. E stavolta, spero anche di fare scuola e tramandare al mio staff l’antica tradizione culinaria marinara sangiorgese e la mia personale interpretazione delle sue caratteristiche. Sapesse quante telefonate ricevo quotidianamente per avere notizie sulla riapertura… e ora ci siamo!».
Da ieri, così, l’avventura è ricominciata proprio nel cuore della cittadina rivierasca, attualmente frequentatissimo dai più giovani. Qui il fermento della movida è dovuto proprio alla presenza dei locali di tendenza ai quali si aggiunge un altro tassello di qualità che farà sicuramente incrementare ulteriormente le presenze. Il brindisi inaugurale di ieri è stato baciato dai roventi raggi del sole estivo, quasi come a voler augurare un buon auspicio per questa nuova avventura.
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