«Siamo esasperati, tartassati dalle tasse, la Bolkestein, tutte le incombenze. E dobbiamo subire anche questi affronti». Romina Iobbi dello chalet-ristorante Duilio, sul lungomare Gramsci sud, è esasperata. A far traboccare il vaso della sua pazienza, come pure di tanti suoi colleghi, il tentato furto subito da alcuni bagnanti questa mattina intorno alle 8 sul lungomare sud.
«Sono arrivata verso le 7 allo chalet e ho trovato due persone che dormivano, sui nostri lettini, sotto al gazebo che usiamo come punto per la spiaggia. Li ho mandati via. Hanno borbottato qualcosa e se ne sono andati». E già, per chi in spiaggia ci lavora, non è certo il modo migliore per iniziare la giornata. Ma non finisce certo qui. «Dopo circa un’oora sento delle grida arrivare dalla spiaggia. Quei due soggetti stavano scappando. Avevano trafugato alcuni effetti personali dei bagnanti. Li abbiamo inseguiti in cinque o sei, tra bagnanti e addetti alla spiaggia, e fortunatamente siamo riusciti a recuperare la refurtiva. Ma quei due soggetti sono scappati verso la scogliera (quella che divide la concessione balneare di Duilio dall’area portuale). Uno dei due è anche caduto». Nel frattempo è scattata la telefonata alle forze dell’ordine. Una pattuglia della Polizia di Stato è arrivata sul posto e sono in corso le indagini per risalire alla loro identità. «Così non si va avanti, sia chiaro. Qui serve più vigilanza, servono più controlli. Dobbiamo essere messi in condizione di lavorare al meglio e anche i nostri clienti devono poter stare tranquilli in spiaggia altrimenti decade il concetto di accoglienza. Siamo tartassati dalla tassazione, ci viene imposto di tutto, siamo preoccupati per la Bolkestein. Insomma – conclude Iobbi – noi dobbiamo fare di tutto per lo Stato. E lo Stato per noi cosa fa?». Uno sfogo che arriva a distanza di pochissimo tempo da quello di Giulia Biondi, dell’edicola, sempre sul lungomare sud che ha trovato il prefabbricato del distributore di bevande forzato e danneggiato. Insomma si riaccendono i riflettori sulla sicurezza sul lungomare. E l’accorato appello del commercio cittadino sul lungomare è unanime: «Più controlli, più sicurezza».
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