«A pochi giorni dalla chiusura del Veregra Street abbiamo alcune certezze: la grande voglia delle persone di ritrovarsi e l’assenza totale di una programmazione attraente per il resto della bella stagione. Sebbene il primo mese dell’estate sia terminato non c’è un calendario di eventi che abbia una risonanza tale da poter attrarre i giovani e meno giovani, magari anche dei paesi limitrofi, come avviene a Monte Urano o Sant’Elpidio a Mare».
È questo l’affondo dei Giovani Democratici che mettono sotto la lente d’ingrandimento «l’assenza totale di attività attrattive per i giovani» nel calendario di eventi estivi del comune di Montegranaro. «Abbiamo più volte sollevato la questione tramite i nostri rappresentanti in consiglio comunale ma evidentemente la nostra idea di rilancio del paese è rimasta inascoltata – seguitano i giovani dem – . Si preferisce di gran lunga aderire ad iniziative organizzate da privati piuttosto che impegnarsi concretamente, anche in maniera economica, per un’offerta culturale e di eventi che sappia ridare vita al Paese ed attirare davvero il tanto millantato turismo».
«Per questo chiediamo nuovamente che si pensi ad una programmazione estiva di valore, anche se in ritardo. Il Veregra Street Festival ha visto dimezzarsi i fondi e l’offerta artistica di conseguenza. Le serate del Festival appena concluso hanno visto una bella partecipazione popolare e di questo non possiamo che rallegrarci, ma una raccomandazione: riteniamo importante non tagliare drasticamente gli investimenti al fine di evitare un programma troppo limitato e perdere quella qualità della produzione artistica che negli anni ha reso il Festival famoso tanto da attrarre visitatori da ogni luogo e finanziamenti economici importanti. L’amministrazione comunale dovrebbe optare per una maggior valorizzazione, rilanciando il format stesso del festival. Apprezziamo gli sforzi fatti da chi, come sempre, si è impegnato per la buona riuscita dell’evento, nonostante la scarsità dei fondi».
«La cosa che più è saltata all’occhio è la grande voglia dei giovani e meno giovani, di ritrovarsi, di stare insieme e fare comunità, restando anche nel proprio paese se coinvolti in manifestazioni interessanti. Volontà che speriamo trovi presto ascolto da parte di quest’amministrazione, cosa che fino ad ora non è stata fatta – concludono i Gd -. Chiediamo di ascoltare i reali fruitori di questi eventi e le loro necessità per poter offrire davvero un intrattenimento su misura e di successo. Se si vuole rendere vivo il Paese, serve un’offerta culturale di spessore, non solo propaganda».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati