di Alessandro Luzi
Il sassofono di Massimo Mazzoni si incontrerà con la fisarmonica di Christian Riganelli in un concerto immerso nella quiete dei monti sibillini. Infatti domenica 3 luglio a Montefalcone Appennino si rinnova l’appuntamento con “Suoni e immagini colorate dal tramonto” di Festival Storie. Un momento suggestivo da trascorrere in uno dei borghi più attraenti dell’entroterra fermano. L’esibizione è prevista alle ore 18 presso Giardino Tronelli.
«È uno dei primi eventi estivi con il quale apriamo definitivamente la stagione dopo anni difficili – esordisce il sindaco di Montefalcone, Giorgio Grifonelli -. Questa è la seconda edizione e partecipiamo con grande orgoglio. Dopo due anni di restrizioni apprezzeremo ancora di più la possibilità di presenziare al concerto di Massimo Mazzoni e Christian Riganelli in presenza, in una location suggestiva come quella di Giardino Riganelli, affacciata sui monti sibillini. Mazzoni ha anche una abitazione nel nostro paese quindi siamo legati a lui e lo riteniamo un concittadino a tutti gli effetti. Oltretutto è anche un grandissimo musicista». Montefalcone è indubbiamente una cornice ideale per questa tipologia di appuntamenti in cui paesaggio, musica, artisti e pubblico si tendono la mano abbracciati dai monti Sibillini: «Ripartiamo in uno dei luoghi simbolo del nostro borgo. Siamo onorati di partecipare a questo festival in quanto è anche un momento per creare una unione tra le famiglie e le comunità del nostro territorio colpite dal sisma prima e dalla pandemia poi. Ad oggi è assolutamente necessario riportare la gente a teatro e agli eventi culturali in presenza per favorire la collaborazione e la convivialità. Non vediamo l’ora di assistere a questo concerto».
Il programma di “Festival Storie” coinvolge 8 comuni dell’entroterra fermano e quella di domenica sarà la prima tappa a Montefalcone. Ne seguiranno altre due. Una è prevista a fine luglio, l’altra a settembre. Visto che il nucleo tematico riguarda le “storie” «viaggeremo attraverso i suoni del mondo – spiega Massimo Mazzoni -. La prima meta sarà l’Italia con la riproposizione di alcuni brani di Ennio Morricone e Nino Rota, poi ci sposteremo in Francia, sino a raggiungere il Sud America con il tango e la tradizione brasiliana. Infine abbiamo dedicato uno spazio alla musica klezmer, propria della cultura ebraica. Insomma, ci sposteremo all’interno di varie tradizioni musicali. I brani sono arrangiati creativamente da me e dal mio collega Christian Riganelli in modo da proporre al pubblico dei risultati musicali personalizzati». Associare il timbro del sassofono a quello della fisarmonica è una scelta insolita ma Mazzoni e Riganelli sono costantemente alla ricerca nuove sonorità: «È vero che sono strumenti distanti dal punto di vista timbrico, tuttavia hanno una particolarità in comune, cioè producono il suono attraverso la vibrazione di un’ancia. Nella fisarmonica sono molte e vengono azionate dal mantice, nel sassofono dal soffio dello strumentista. Dunque questa affinità nella sorgente sonora permette di apprezzare ed unire i due strumenti. Sarà un’occasione per proporre qualcosa di inconsueto».
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