Si è celebrata ieri pomeriggio, alla Sala capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva, a Roma, l’assegnazione del Picus del Ver Sacrum 2021, premio che da 36 anni onora i marchigiani dell’anno, da 15 quelli ad honorem e da 7 i marchigiani nel mondo. Un’onorificenza promossa dal Cesma, Centro studi Marche G.Giunchi, patrocinata dal Senato della Repubblica, che ha trasmesso la cerimonia in diretta sul canale ufficiale Youtube, e dalla regione Marche.
Al tavolo la direttrice Cesma, Pina Gentili, affiancata dai presidenti emeriti del Cesma, il prof. Giuseppe Luci e l’ambasciatore Giorgio Girelli, insieme agli attori Simone Pieroni, elpidiense, e Roberta Sarti, per la lettura dei curricula e delle motivazioni. Il premio conta anche il supporto dell’Unione montana dei Monti Azzurri. Ad aprire il pomeriggio, la lettura di un messaggio inviato dalla vicepresidente del Senato, Anna Rossomando.
«Da 36 anni scopriamo e celebriamo le eccellenze marchigiane in Italia e nel mondo – ha esordito la direttrice Gentili – Un momento istituzionale importante, in cui premiamo coloro che, in vari campi, hanno portato la nostra meravigliosa terra in Italia e nel mondo».
Uno dopo l’altro, sono stati poi proclamati i vincitori, con una lettura di curricula e motivazioni che hanno convinto il Cesma ad assegnare il titolo di marchigiani dell’anno. I vincitori vedono rappresentanti di tutte le cinque province marchigiane, spaziando dal mondo dello studio e dell’istruzione a quello dell’impresa, fino alla comunicazione e all’arte. A ricevere il premio sono stati chiamati l’imprenditrice Giorgia Casoni, il docente dell’università di Urbino Galliano Crinella, l’imprenditore ascolano Giustino Di Emidio, lo scultore Giuliano Giuliano, l’imprenditore Daniele Livi, il giornalista e docente Alberto Monachesi, il rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari, l’architetto Sandro Polci, il violinista osimano Marco Santini, il giornalista Elpidio Stortini.
Il premio a Monachesi è anche, di riflesso, un premio al Fermano ed a Tipicità, la creatura a cui ha dedicato da lunghi anni tutte le energie per renderla una manifestazione di rilevanza nazionale ed oltre. Le motivazioni del riconoscimento hanno rimarcato il lavoro svolto come «responsabile dello sviluppo del festival delle eccellenze marchigiane, l’ideazione di formule di successo come il Grand Tour delle Marche, i riconoscimenti prestigiosi, le collaborazioni di alto livello, come con la app Aworld, riconosciuta dalle Nazioni Unite per la lotta al cambiamento climatico, gli approcci pionieristici nella creazione di reti territoriali italiane ed europee, l’organizzazione di festival, circuiti e reti d’impresa».
Alberto Monachesi con l’ambasciatore Giorgio Girelli
Come rimarcato dal direttore dell’Istituto italiano di cultura di Bruxelles, anche lui dal Fermano, Paolo Sabbatini, il premio Picus del Ver Sacrum è assegnato per «i lodevoli e innovativi progetti volti a sviluppare connessioni tra gli individui e tra i territori, e per la valorizzazione delle identità locali». Proprio la parola connessioni è stata al centro del discorso di saluto di Alberto Monachesi. «Fino a poco tempo fa mio padre, oggi 85enne, mi chiedeva ancora quando avrei iniziato a fare un lavoro vero. Questo è esemplificativo di come si creino continuamente nuovi percorsi e nuove professioni. Il mio premio l’ho già conseguito nel fare le cose che amo e in cui credo. E’ tutto molto fluido e molto bello.
La ricchezza di questi 30 anni di esperienza sta nelle connessioni. La scienza ci insegna che la connessione è vita. Lo è ancora di più in una regione plurale come la nostra, la cui la forza si sprigiona proprio quando elaboriamo connessioni. E’ quello che ho cercato di fare in tutta la mia vita professionale. Finalmente noi marchigiani abbiamo iniziato a credere che la pluralità è un valore ed essere diversi piace nel mondo. Per tanto tempo abbiamo pensato di essere noi quelli inadeguati. Gli eventi degli ultimi anni hanno dimostrato che un territorio di qualità è il miglior investimento che possiamo fare per il benessere». Per la consegna del premio è intervenuto il prefetto di Fermo Vincenza Filippi
P.Pier.
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