Gino Sabatini
Al giro di boa del 2022 le imprese registrate delle Marche sono 162.352, di queste a risultare attive sono 143.615, secondo la rilevazione trimestrale Movimprese, che Unioncamere e Infocamere conducono sui Registri delle Imprese tenuti, con base provinciale, dalle Camere di Commercio.
In questo secondo trimestre dell’anno le iscrizioni di imprese nella regione sono 1.812 (contro le oltre duemila del secondo trimestre 2021) e nella serie storica del secondo trimestre degli anni 2017-2022 risultano superiori solamente al valore del 2020 (quando furono appena 1.222); le cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), dal canto loro, sono in crescita e risultano pari a 1.792 (erano 1.294 nel periodo aprile-giugno 2021 e 873 nello stesso periodo del 2020).
La diminuzione delle iscrizioni e la contestuale crescita delle cessazioni nette si riflettono sull’entità del saldo tra le due grandezze che risulta debolmente positivo, appena +20, e lontano dai valori del periodo aprile-giugno degli anni 2017-2021, quando l’ordine di grandezza era delle centinaia di unità, sia in presenza della pandemia sia prima di tale evento.
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«I dati – il commento del presidente della Camera di Commercio marche, Gino Sabatini – mostrano una situazione non brillante ma di tenuta. Le costruzioni, come prevedibile, e il settore turistico, a ridosso della ripresa della stagione estiva, i comparti dove si registra la maggiore crescita. Ci allontaniamo dai numeri del periodo più buio del 2020 e dobbiamo puntare non solo a raggiungere ma migliorare le performance pre pandemia. Come Camera Marche insieme alla Regione con le associazioni di categoria e Svem stiamo lavorando per sostenere le imprese: in questi giorni siamo presenti su tutto il territorio con una serie di incontri che si interromperà solo per la pausa di agosto, per illustrare misure messe a disposizione delle Pmi; questi appuntamenti sono occasione di confronto e orientamento reciproco, di ascolto e ricezione delle istanze che provengono da operatori economici e professionisti».
Entrando nel dettaglio delle province marchigiane, i saldi positivi tra iscrizioni e cessazioni nette sono diffusi a tutte le province con la sola eccezione di quella di Pesaro-Urbino, per la quale le cessazioni nette eccedono le iscrizioni di 180 unità e il tasso di crescita trimestrale risulta quindi pari a -0,46%. I risultati migliori sono quelli della provincia di Ancona (+88 il saldo e +0,20% il tasso di crescita trimestrale) e di Macerata (+77 e +0,22%), mentre le province di Ascoli Piceno e di Fermo si attestano rispettivamente a +21 e +0,09% la prima e +14 e +0,07% la seconda.
Le forme giuridiche
Dal punto di vista della forma giuridica d’impresa, nelle Marche il secondo trimestre pone in campo positivo, come di consueto, le società di capitale, alle quali si aggiungono le “altre forme giuridiche”, mentre sul versante opposto i saldi sono negativi per le imprese individuali e le società di persone.
Le società di capitale contano nel secondo trimestre dell’anno in corso 488 iscrizioni e 256 cessazioni nette, valori dai quali scaturisce un saldo di +232 imprese e un tasso di crescita trimestrale pari a +0,53% (poco più della metà di quello analogo nazionale, attestato a +1,04%). Meno rilevanti, in termini assoluti, sono i dati relativi alle altre forme giuridiche, gruppo eterogeneo e poco numeroso che comprende consorzi, cooperative e altre forme ancora: nel periodo aprile – giugno 2022 sono 34 le iscrizioni e 23 le cessazioni nette, per un saldo di +11 (+0,29% il corrispondente tasso di crescita trimestrale, a fronte del valore nazionale di +0,18%).
Passando a considerare le società di persone, si rilevano 136 iscrizioni e 227 cessazioni nette, con un saldo di -91 unità e un tasso di crescita nel trimestre di -0,32%, mentre a livello nazionale si osserva quasi la stabilità (-0,02%).
La forma giuridica più diffusa, quella dell’impresa individuale, infine, conta nelle Marche nel periodo in esame 1.154 iscrizioni e 1.286 cessazioni nette, che producono un saldo di -132 imprese, più ampio in termini assoluti di quello delle società di persone, ma meno incisivo in termini relativi, poiché il tasso di crescita trimestrale è pari a -0,15% (+0,42% il dato nazionale).
Alla data del 30 giugno 2022 il tessuto imprenditoriale marchigiano si compone di 86.345 imprese individuali (il 53,2% di quelle totali), di 43.732 società di capitale (26,9%), mentre le società di persone, sono 28.431, pari al 17,5% delle imprese marchigiane. Le altre forme giuridiche, infine, sono 3.844 e ne costituiscono il 2,4%. Prosegue quindi lentamente il riassetto per forma giuridica del tessuto imprenditoriale delle Marche, che in linea generale vede crescere numericamente le società di capitale a discapito di quelle di persone e di quelle individuali, pur confermandosi queste ultime ancora largamente maggioritarie.
Le dinamiche settoriali
Nell’esame dell’andamento dei diversi settori di attività economica viene considerato il saldo dello stock delle imprese registrate rispetto al 31 marzo dell’anno in corso, depurato delle cancellazioni d’ufficio intercorse nel periodo.
Il trimestre primaverile si caratterizza nelle Marche per la prevalente diffusione di saldi positivi, mentre sono meno numerosi quelli che si pongono in campo negativo; presenti anche alcuni saldi prossimi o pari a zero.
Tra i segni positivi spiccano per entità assoluta quelli delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, il cui saldo dello stock è di +87 unità e le imprese registrate a fine trimestre 11.420; seguono le costruzioni, +81 il saldo e 21.502 le imprese registrate. Si rilevano poi saldi dello stock di qualche decina di unità per attività professionali scientifiche e tecniche (+47; 6.210 imprese registrate), attività immobiliari (+43; 8.446), attività finanziarie e assicurative (+27-; 3.338), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+25; 4.661) e attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+22; 2.638) e via via gli altri esposti nella tabella in appendice.
Vale la pena menzionare invece i settori che mantengono il saldo dello stock negativo, trattandosi di settori molto consistenti in termini di imprese registrate: agricoltura, silvicoltura e pesca (-75; 24.494), commercio (-62; 35.888), cui si aggiunge anche il trasporto e magazzinaggio (-17; 3.893).
Imprese registrate delle Marche al 30 giugno 2022 per settori di attività economica e relativi saldi* dello stock del secondo trim. 2022 (asse Y sx imprese registrate; asse y dx saldi dello stock)
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