“Il cielo stellato sopra di me e la musica in me”: a Petritoli il viaggio tra note, filosofia e vita

PETRITOLI - Serata di musica con le note suonate dalla pianista Chiara Vallati e dalla violinista Sofia Giannini e di approfondimento sul legame tra musica e filosofia spiegato dalla professoressa Arianna Fermani, docente di Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Macerata

di Antonietta Vitali

Quante volte ci è capitato, ascoltando un brano musicale, di farci trasportare da un turbinio di emozioni diverse a seconda del genere musicale del brano. Amore, nostalgia, allegria, passione, forza. Quanto è capace di incidere la musica sulla nostra vita e sulle scelte che, attraverso il libero arbitrio, compiamo per renderla più o meno bella? È stato questo il focus dell’evento “Il cielo stellato sopra di me e la musica in me” svoltosi venerdì 22 luglio, a Petritoli, “tra i lecci di Parco della Rimembranza”.

Una serata di musica con le note suonate dalla pianista Chiara Vallati e dalla violinista Sofia Giannini e di approfondimento sul legame tra musica e filosofia spiegato dalla professoressa Arianna Fermani, docente di Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Macerata. Che il legame tra musica e vita fosse fondamentale, ha spiegato la professoressa, se ne erano accorti già i primissimi filosofi, i pitagorici. Erano matematici, senz’altro, ma anche filosofi e furono loro ad associare il concetto di armonia alla vita. L’armonia di un brano musicale è data da un accordo di note e strumenti che elegantemente compongono il pezzo e lo rendono deliziosamente ascoltabile. Armonia è una parola di etimologia greca che vuol dire connettere, collegare, è un concetto elevato, riguarda la musica, senza ombra di dubbio, ma anche la nostra vita e può essere abbinato al vestire, ai modi, ai comportamenti, alle relazioni, ai pensieri, alle parole da usare, a quelle da non usare, ai nostri pensieri, a tutte le scelte dinanzi alle quali la vita ci pone. E deriva dal greco un’altra parola che fa delle nostre scelte l’insieme di una vita armoniosa o meno, l’eleganza, dal greco: eligere, scegliere, appunto, optare per una direzione piuttosto che un’altra e dare, quindi, un ritmo giusto, o viceversa assolutamente sbagliato in caso di una scelta errata, alla nostra esistenza.

A noi sta, pertanto, secondo quanto esposto dalla docente Arianna Fermani, la capacità di rendere musicale la nostra vita occupandoci anche di renderla bella da vedere e melodiosa, dove persino la parola melodia potrebbe derivare dal greco epiméleia, cioè il concetto di cura di sé espresso da Socrate. Ecco quindi che la musica, che da sempre ci fa stare bene, ci risana, ci solleva dalle nostre pene, attraverso l’analisi degli elementi che la compongono (armonia, ritmo, melodia) assume una dimensione più ampia e strettamente legata al nostro percorso individuale per il quale siamo chiamati, per renderlo sublime, a non perdere di vista gli stessi elementi senza dimenticarne due, impegno e disciplina. Hanno nutrito i loro studi musicali anche di questi due ultimi fattori sicuramente anche le due giovani musiciste, Chiara Vallati al pianoforte, Sofia Giannini al violino, entrambe formatesi al Conservatorio Pergolesi di Fermo. Numerose, nonostante le giovani età, le partecipazioni ad eventi musicali, nella serata petritolese di venerdì 22 luglio hanno proposto brani di J.S. Bach, Brahms, E. Edgar, E. Morricone, Chopin.

Organizzatrice della serata la vulcanica Daniela De Carolis, Consigliere al Comune di Petritoli con delega alla cultura e sempre incline ad eventi di questo genere, che oltre al semplice intrattenimento, sanno far riflettere e lasciano qualcosa nella mente e nell’animo di chi vi ha partecipato. Sempre di Daniela De Carolis la scelta di cambiare location di volta in volta per dare voce a tutti i luoghi più suggestivi di Petritoli. Questa volta è stato il turno di Parco delle Rimembranze la cui cornice naturale fatta di lecci secolari ha reso ancora più suggestiva l’armoniosa riflessione dei tanti spettatori che hanno partecipato alla serata. “È stata una bella lectio” ha dichiarato la De Carolis “sul perché sarebbe sbagliato vivere senza musica e l’analisi è stata fatta attraverso l’uso di parole che, praticamente, ci ritroviamo tutti i giorni”. Per lei fervono già i preparativi per il prossimo evento che vedrà come protagonista il 28 luglio Paolo Crepet nella splendida cornice dell’Orto dell’asilo già Orto del Convento delle Clarisse.


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