Bilancio per Baldelli (Fi): autovelox, call center e tutela dei consumatori. «Ricandidatura? Io ho fatto il mio dovere»

PORTO SAN GIORGIO - Bilancio di fine mandato per il vicepresidente del gruppo di Fi alla Camera dei Deputati, Simone Baldelli. Snocciola i progetti e le proposte portate a compimento in quasi cinque anni di lavoro. «Se sarò candidato? Per ora faccio il mio dovere di parlamentare in carica».

di Sandro Renzi

Snocciola numeri, elenca cose fatte, Simone Baldelli, vicepresidente del gruppo di Fi alla Camera e presidente della Commissione tutela consumatori. Sceglie Porto San Giorgio, dove da sempre trascorre parte delle sue vacanze estive e di cui ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria dall’Amministrazione Agostini, per fare un bilancio di fine legislatura. Enumera così le più importanti iniziative messe in campo in quasi cinque anni di attività parlamentare. «Stop ai conguagli superiori a 2 anni per luce, gas e acqua, possibilità di dire stop alle telefonate commerciali aggressive sui cellulari, obbligo di pubblicazione online degli incassi delle multe stradali dichiarati dai Comuni, ed ancora 387 milioni di euro di risparmi della Camera dei deputati destinati alle popolazioni colpite dal terremoto, istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela di utenti e consumatori»

Sono tutte contenute in un volantino che sintetizza il lavoro svolto. Ad effetto anche lo slogan scelto. «Non ve lo abbiamo promesso ma lo abbiamo fatto». Già perché questi progetti di legge sono maturati nel corso degli ultimi anni, con l’obiettivo di tutelare i consumatori. «Parliamo di 80 milioni di utenze possibili. Un grande passo avanti su cui la Commissione di cui faccio parte si è impegnata a lungo. Avrei voluto una norma in stile Olanda dove quelli che hanno le utenze sono fuori, salvo chi si iscrive. Questo   avrebbe permesso una monetizzazione a fronte del consenso. Ma con i call center dall’estero è necessario risalire alla catena delle responsabilità. Ci vuole più attenzione» prosegue Baldelli. Tra i punti che più gli stanno a cuore, senza dubbio, la battaglia sull’uso degli autovelox e le multe che ne conseguono. Settore da regolamentare ancora. «Ad oggi due terzi dei Comuni italiani presentano il resoconto sulle multe, prima della mia proposta lo facevano in 300. Per quanto riguarda gli autovelox, penso a quelli nascosti spesso dietro alle siepi, che non servono a fare prevenzione ma cassa per gli enti, ci sono novità. Entro fine agosto ne discuteremo e speriamo diventi legge». Grazie al pressing di Baldelli, il Governo si è impegnato a inviare una bozza di decreto, che balla ormai da 12 anni, alla Conferenza Stato Regioni. Oltre all’obbligo della relazione telematica da parte dei Comuni, che peraltro è stata recepita, si metterà finalmente mano alla disciplina degli autovelox. «Quest’ultima parte era rimasta indietro e non è mai partita, ognuno fa come vuole, la nostra provincia è infestata da autovelox che ammazzano anche il turismo e danneggiano i cittadini che incappano in sanzioni. Così come i cittadini devono rispettare il codice della strada anche i Comuni devono rispettarlo obbligandosi a destinare le somme ricavate dalla elevazione delle multe agli obiettivi previsti dalla norma ed a rispettare anche modalità precise di installazione delle macchinette». Nel 2022 parte delle multe possono essere utilizzate anche per le bollette dei Comuni, insomma come leva fiscale parallela. «Premiamo invece chi fa meno multe e ha dati che provano di investire nella sicurezza» .

Tante anche le risorse destinate alle zona colpite dal terremoto in quasi cinque anni. «Da vicepresidente della Camera ho portata avanti questa iniziativa ogni anno con il supporto di tutti i colleghi. Sono risparmi ottenuti dalla Camera stessa e 387 milioni di euro non sono certo poca cosa». Poi l’attenzione ai risparmiatori. «Massima» ribadisce Baldelli che ha all’attivo 664 interventi in Assemblea, 203 interventi in Commissione, 10 proposte di legge, 10 mozioni, 78 interpellanze ed interrogazioni, 161 emendamenti in Assemblea.  Fin qui il bilancio. Poi un accenno anche alle prospettive politiche in termini di candidature. Lapidario Baldelli, eletto per la prima volta nel 2006. «Faccio il mio dovere di deputato in carica, cosa accadrà? Si vedrà.» Infine un accenno alla legge elettorale ed al taglio dei parlamentari. «La cosa che ha determinato una crisi irreversibile è stato il taglio del numero dei parlamentari. Alla Camera manca ancora un regolamento, ed i partiti stanno in difficoltà. La questione delle candidature sarebbe stata trattata in maniera diversa se ci fosse stata ancora la vecchia normativa, invece il meccanismo istituzionale è imploso, anche a causa del Movimento 5 Stelle. Non solo le Marche ma anche i cittadini perdono di rappresentatività. Ho fatto una battaglia anche nel mio partito contro il taglio dei parlamentari ed abbiamo raggiunto il 30% degli elettori».


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