di Silvia Remoli
FERMO – Intonando un famoso brano di Battiato si potrebbe cantare “Sul Duomo sventola bandiera bianca”, ma anche viola, aggiungerei.
Eh già, perché finalmente si è tornati a festeggiare e a condividere le emozioni provenienti da una delle competizioni più sentite del Palio dell’Assunta, e lo si è potuto fare a ‘pieno regime’, visto che l’anno scorso era ancora contingentato a causa del Covid (mentre l’anno prima saltato a pié pari per la stessa motivazione).
Ed allo sventolare delle bandiere della Nobile Contrada Fiorenza si è subito unito il ritmo dei tamburini (instancabili sostenitori nei loro bellissimi ma caldi abiti di velluto, con le percussioni a tracolla e le bacchette tra le dita): loro hanno sia incitato durante la gara che scandito i cori della vittoria al momento della foto di rito, con il trofeo ai loro piedi e la cattedrale alle spalle.
E poi il rito che vede i tiratori dopo le 2 di notte circa (la gara di tiro alla fune finisce solitamente tardi) ridiscendere in Piazza del Popolo per farsi acclamare dai loro più caldi tifosi: i contradaioli, che li attendevano in Hostaria per farli rifocillare delle fatiche.
Le emozioni di una delle più gremite serate di questa rievocazione storica si potrebbe sintetizzare come segue. Le dieci contrade sono state suddivise in due gironi : nel primo vi erano Torre di Palme, Molini Girola, Castello, San Bartolomeo e Fiorenza, mentre nel secondo Pila, San Martino, Capodarco, Campiglione e Campolege. Fiorenza, in tale fase, batte subito San Bartolomeo, che poi incontrerà in finale (come in un cerchio che si chiude).Le due semifinali (Fiorenza Campiglione e Campolege San Bartolomeo, hanno tenuto incollati grandi e piccini sulle transenne e sugli spalti allestiti ad hoc lungo il viale del Girfalco. La finalissima è stata come un dejavu: Fiorenza e San Bartolomeo sono particolarmente rivali da sempre, ma alla fine, una stretta di mano ed una pacca sulla spalla rimettono tutto in sesto. La felicità è tangibile, ed in primis appare negli occhi lucidi del Priore Luigi Volpi, che abbraccia fiero i suoi ragazzi appena medagliati dal sindaco Paolo Calcinaro.
Ecco i nomi dei tiratori vincitori :Lorenzo Simoni, Daniele Flamini, Lorenzo Pompei, Andrea pasquini, Michele Vittori, Filippo Montanari, Alessandro Quinzi, Edoardo Piergallini, Lorenzo Rogante, Lorenzo Giacobbi, Michele Paradiso, Emanuel De Piazzi. Gli allenatori sono stati Lorenzo Paradiso e Lorenzo Paniccià, mentre i loro collaboratori Fabrizio Nasini, Alessandro Nasini, Giordano Fabrizi e Stefano Sabatini .
La Nobile Contrada Fiorenza ringrazia pubblicamente la squadra di Monte Urano Bellatores (iscritta al campionato italiano) che le ha permesso di allenarsi nella loro città una volta alla settimana.
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