L’Accademia dello Stoccafisso alla Fermana chiude la stagione con due iniziative a Km 0

EVENTI - Il presidente Di Ruscio: «In un periodo nel quale si stanno sviluppando business legati ai cibi molecolari, ai fast food ed altro, l’Accademia intende riscoprire il mangiar sano e genuino legato ad una allegra compagnia. Riscoprire la convivialità d’un tempo dove la genuinità non era solo dei cibi ma delle persone»

L’Accademia dello Stoccafisso alla Fermana chiude la stagione con due iniziative a Km 0. La prima, il 18 luglio, denominata “Lo Stocco visita la cantina Midoro-Dalla vigna al vino, folk and stock” presso l’azienda vitivinicola di Mauro Allegrini a Lapedona in via Madonna Manù 44. Lo stoccafisso alla fermana era accompagnato dai vini “Civetta” bianco pecorino e “Righetto” IGT rosso, nonché dalle note e voci di Serena Canala e i “Folkarmonia versione trio”.

«Serena Canala ed il suo gruppo – fa sapere il presidente Saturnino Di Ruscio – sono arrivati alle semifinali di Sanremo per la parte riservata ai giovani gruppi emergenti rock.  Lo stoccafisso dialogava anche con una insalata al sapore di mare, crostino del borgo e sorbetto ai sapori e odori ischiani. I presenti alla serata hanno potuto visitare sia le vigne che gli alveari .  La serata ha riscosso un grande successo tant’è vero che abbiamo già raccolto le prenotazioni per lo stesso evento per il prossimo anno. L’Accademia si caratterizza sempre più come strumento per scoprire e valorizzare le eccellenze di questo territorio, le vere tipicità non solo enogastronomiche e per l’attività di promozione del territorio».

La seconda presso l’azienda agricola Ferracuti, a Fermo, le dinamiche, competenti e accoglienti sorelle Eleonora e Silvia conosciute non solo nelle Marche per il vasto assortimento di mele che si possono acquistare in azienda dal mese di agosto sino al prossimo marzo. La cena, tenutasi l’8 agosto, era dedicata ai “Cibi di una volta”: dall’antipasto di prosciutto e melone appena raccolto dai capi, alle tagliatelle con il sugo di pomodoro e basilico colti nella stessa mattinata, pollo arrosto con patate e gratinati, sorbetto di limone. I vini della Tenuta Rio Maggio il cui titolare è socio dell’accademia. I prodotti provenivano oltre che dall’azienda agricola Ferracuti da altre aziende locali. Non parliamo di prodotti a kilometro zero ma di prodotti raccolti, cucinati e mangiati a km 0. Oltre ai cibi abbiamo ricordato i sapori e gli odori di una volta. Grande assente, in questa occasione, lo stoccafisso. Impeccabile, in entrambe le occasioni, l’accoglienza dei “padroni” di casa e la maestria del nostro chef Guido Gennaro coadiuvato anche dall’infaticabile Tiziana. In un periodo nel quale si stanno sviluppando business legati ai cibi molecolari, ai fast food ed altro, l’Accademia – conclude Di Ruscio – intende riscoprire il mangiar sano e genuino legato ad una allegra compagnia. Riscoprire la convivialità d’un tempo dove la genuinità non era solo dei cibi ma delle persone».

 


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