di redazione CF
Ha investito due cicliste, causando loro delle lesioni molto gravi. I carabinieri scoprono che guidava sotto l’influenza dell’alcol e di cocaina e che, inoltre, aveva fornito false generalità nel corso dei rilievi tecnici. Denunciato un giovane di circa 30 anni del Teramano.
«Gli uomini della sezione radiomobile di Fermo hanno denunciato un uomo di quasi 30 anni, residente in provincia di Teramo, che il 31 luglio scorso, a Campofilone, ha investito due cicliste, procurando loro gravissime lesioni.
Dagli accertamenti sanitari è emerso che – quanto comunicano dalla compagnia dell’Arma di Fermo – il conducente si era posto alla guida del veicolo pur essendo in stato di alterazione psicofisica riconducibile all’assunzione di alcol e di sostanza stupefacente, cocaina. Nel prosieguo degli accertamenti, poi, gli uomini dell’Arma hanno acclarato che quello stesso soggetto, aveva fornito ai carabinieri intervenuti sul posto per i rilievi tecnici, delle generalità false, ovvero quelle del fratello».
Il 31 luglio scorso una gazzella dei carabinieri è intervenuta lungo la ss16 in località Ponte Nina di Campofilone, dove si era verificato un incidente stradale. Sul posto le divise hanno accertato che due cicliste erano state trasportate all’ospedale per le lesioni riportate a seguito del sinistro. «L’uomo che le aveva investite stava percorrendo il loro stesso senso di marcia, con direzione nord-sud, alla guida di una Fiat 500», aggiungono dall’Arma fermana.
I carabinieri hanno, così, da prassi, eseguito i rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dell’incidente. Nei giorni successivi, nel corso degli accertamenti, i militari hanno riscontrato che il conducente della Fiat 500 era risultato positivo sia alla prova dell’alcol che a quella tossicologica, che i carabinieri avevano fatto eseguire sul conducente all’ospedale di Fermo.
E’ emerso, inoltre, che l’automobilista aveva anche falsamente dichiarato le generalità del fratello, anziché le proprie: quasi sicuramente l’uomo aveva tentato, inutilmente, di impedire che i militari scoprissero che guidasse senza patente poiché gli era stata revocata precedentemente.
La condotta, però, gli è costata una denuncia in stato di libertà alla procura della repubblica di Fermo per i
reati di guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, sostituzione di persona e false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale oltre, ovviamente, a quello di lesioni stradali. Per meglio rubricare quest’ultimo reato, si dovrà comunque attendere la prognosi finale che i sanitari referteranno in relazione alla gravità delle lesioni subite dalle cicliste.
Il conducente è stato anche sanzionato per guida con patente revocata e perché la Fiat 500 era sprovvista di copertura assicurativa obbligatoria. Come sempre, l’azione di controllo esercitata dall’Arma fermana sul territorio, passa anche per la vigilanza sui comportamenti in materia di circolazione stradale, che in questo caso hanno causato conseguenze dolore a due ignare cicliste per le quali, ovviamente, si auspica una pronta e completa guarigione.
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