Ginnastica, Italia da sogno. Levantesi nel quintetto d’argento: «La mia ambizione ha superato il mio talento»

EUROPEI A MONACO - Il classe 1997 originario di Sant'Elpidio a Mare protagonista della spedazione azzurra che ha appena conquistato uno storico secondo posto nell'artistica: «Ci abbiamo creduto dall'inizio, è qualcosa di magico e inaspettato»

 

di Michele Carbonari

Podio storico per l’Italia, nella ginnastica artistica a squadre maschile, agli Europei di Monaco. La spedizione azzurra conquista uno splendido secondo posto grazie ai 247.494 punti, davanti alla Turchia (246.162). Solo la Gran Bretagnia (254.295) è riuscita a fare meglio.

Il team italiano, vice campione continentale, parla anche fermano. Presente, infatti, il ginnasta Matteo Levantesi, originario di Sant’Elpidio a Mare che, insieme al maceratese Andrea Cingolani e al tecnico Sergiy Kasperskyy, è tesserato con la Virtus Pasqualetti. Grandi prestazioni degli alteti italiani, in tutti gli attrezzi. La nazionale si era piazzata quarta in qualifica e sei giorni fa nella finale a squadre senior maschile è salita sul podio. Questi gli atleti che hanno messo al collo la prestigiosa medaglia d’argento: Nicola Bartolini, Yumin Abbadini, Lorenzo Casali, Andrea Cingolani e Matteo Levantesi.

«Ci abbiamo creduto fin dall’inizio – esordisce Matteo Levantesi -. Siamo riusciti a controllare la tensione e a non farci prendere la mano. Quindi penso che ce la siamo meritata tutta».

«È stato qualcosa di magico e di inaspettato – ha proseguito -. Nella vita tutto cambia all’improvviso. Essa ci può dare grandi soddisfazioni, ma dipende molto da noi e di fatto la cosa che più mi stupisce è che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento».

 

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