La “Pappardella co’ la papara”, non solo sagra ma folklore marchigiano

FALERONE – Un appuntamento con la tradizione per mantenere in vita il folklore del nostro territorio spaziando dalla cucina al ballo nella splendida cornice dell'antica Falerio Picenus dall’1 al 13 settembre.

 

Ben 19 edizioni, un punto di riferimento per i tanti amanti della tradizione. Sì perché la sagra della “Pappardella co’ la papara” non è solo una passione culinaria ma anche musicale. Per dieci giorni di seguito, gli amanti del liscio potranno infatti danzare su una spaziosa pista da ballo accompagnati dalle orchestre più famose del centro Italia.

Torna così, dall’1° al 13 settembre, a Piane di Falerone, l’appuntamento con la sagra che negli anni passati (prima dello stop dovuto alla pandemia) si svolgeva ad inizio estate.

Il comitato organizzatore, presieduto dall’instancabile Mauro Vitali, ha individuato il sito archeologico dell’antica Falerio Picenus come cornice ideale per la festa, puntando sulla qualità del servizio per un pubblico che negli anni è diventato sempre più numeroso.

A tavola si troveranno piatti tradizionali marchigiani partendo proprio dalla speciale pappardella con la papera ma prevedendo anche due date dedicate al menù di pesce (martedì 6 e mercoledì 7 settembre). Gli stand gastronomici saranno aperti da sabato 3 fino a domenica 13 settembre dalle 19.30 mentre gli appassionati di musica da ballo avranno l’imbarazzo della scelta a partire da giovedì 1 settembre con la rassegna dei corpi bandistici del fermano e le serate danzanti dei giorni successivi: sabato 3 con Omar Codazzi, Marco e simpatici italiani; domenica 4 con Roberto Carpineti; lunedì 5 con Sara Feliciani; martedì 6 con il duo Fabrizio e Raffaella; mercoledì 7 con Sara e Sogno Mediterraneo; giovedì 8 sarà la volta di Elena Cammarone; venerdì 9 Annamaria Allegretti; sabato 10 Gianmarco Bagutti; domenica 11 Roberto Carpineti e infine due appuntamenti rock, lunedì 12 con i Recidivi (tributo a Vasco) e martedì 13 Riccardo Foresi. Insomma ci sarà da divertirsi. Per tutti i gusti e tutte le età.

“Non volevamo che questa festa così attesa cadesse nel dimenticatoio – racconta il presidente del comitato organizzatore, Mauro Vitali – abbiamo pensato a tutti gli appassionati del liscio, una tradizione che il nostro territorio deve conservare con cura e tramandare. Sappiamo che stiamo vivendo momenti difficili ma non sarebbe giusto perdere il contatto con quel passato che rappresenta le nostre radici e che dovremmo custodire gelosamente tramandandolo alle nuove generazioni. Tradizioni culinarie come quelle folkloristiche. Per questo ci siamo messi in gioco di nuovo e per questo ringrazio Mario Antinori, mio braccio destro, tutto lo staff e anche la neonata pro loco con il presidente Matteo Colibazzi e i suoi collaboratori che si sono voluti impegnare con me per la riuscita della 19ma edizione di questa sagra.”.

IL PROGRAMMA

 

SPAZIO PROMOREDAZIONALE


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