di Silvia Remoli
Oggi è il primo dei ‘Welcome Days’ all’Itet Carducci-Galilei di Fermo, il progetto fortemente voluto dalla dirigente Maria Cristina Corradini e dai suoi collaboratori per accogliere al meglio i ragazzi che da ora in avanti intraprenderanno il loro percorso di istruzione superiore all’istituto con sede principale in Viale Trento (senza ovviamente dimenticare i vicinissimi indirizzi di grafica e geometri, pochi metri più avanti, adiacenti al plesso della Provincia di Fermo).
Toccanti le parole della preside al cospetto di tutti i suoi neo studenti, chiamati al momento del loro arrivo uno ad uno, con un appello sentito e toccante, dal professor Giuseppe Lupoli, referente dell’orientamento e da sempre noto per la sua indiscussa capacità di approcciarsi ai giovani all’insegna dell’ascolto e dell’empatia: «Di qualsiasi cosa voi abbiate bisogno, io per voi ci sono sempre, se volete segnalare una difficoltà o un problema potete bussare tranquillamente al mio ufficio, e so che saranno altrettanto disponibili tutti i vostri insegnanti, che sono disponibili in ogni evenienza», evidenziando come nel suo istituto si possa instaurare un rapporto non solo didattico ma in primis umano con tutto il corpo docenti.
E poi le parole di speranza, di incoraggiamento, di spinta verso il futuro in un mondo così incerto ed aleatorio: «Io credo in voi: siete gli studenti della ripartenza, quindi ricominciamo da qui, insieme, con energia ed entusiasmo per costruire un futuro migliore», dice con emozione la Corradini dinanzi ai ragazzi che, compostamente seduti, la seguono con educato e rispettoso silenzio, per poi alzarsi in piedi ed esplodere in un applauso dopo il taglio del nastro sul portone di ingresso.
Domani si terrà la seconda giornata di accoglienza delle classi prime con una passeggiata dalla sede principale fino al centro storico, con arrivo al teatro dell’Aquila ed al Duomo per ricevere il saluto del sindaco Paolo Calcinaro e dell’arcivescovo, monsignor Rocco Pennacchio. Un ulteriore modo per socializzare, conoscere i nuovi compagni, ed ammirare la città, perché la scuola non è stare solo chini sui banchi e sui libri, ma è anche ascoltare, osservare, interagire… vivere.
La dirigente Corradini ed il prof. Giuseppe Lupoli
La dirigente Corradini ed il prof. Giuseppe Lupoli
Il discorso di inizio anno agli studenti delle prime classi
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