Pietro Scendoni
di Francesco Silla
Ai microfoni di Radio Fm1, intervistato da Alessandro Luzi, è intervenuto il responsabile dell’Unità Operativa Recupero Funzionale Reumatologia Inrca di Fermo, il dott. Pietro Scendoni, per parlare di prevenzione e del convegno “Rheumatology In The Elderly” che si terrà a Fermo sabato 24 settembre.
«Il convegno si terrà nella sala dell’Ordine dei medici. È aperto agli addetti ai lavori e si svolgerà in mattinata – ha esordito Scendoni – Dobbiamo tenere d’occhio le malattie reumatiche che, spesso, manifestano complicanze soprattutto in pazienti in età avanzata. Parleremo delle artriti, come quella reumatoide e psoriasica. Parleremo di osteoporosi e avremo ospiti da tutta Italia, i migliori esperti per dibattere sul tema e fare il punto della situazione su queste patologie».
«La problematica principale che si riscontra è il ritardo diagnostico – ha precisato – Un esempio sono i ritardi diagnostici di 10-15 anni in artriti reumatoidi e psoriasiche. Spesso questo succede perché non sono stati valutati e valorizzati sintomi che poi si aggravano nel tempo. Un altro caso frequente è l’osteoporosi, che è una malattia di cui i reumatologi si interessano ed è la classica malattia pediatrica che si manifesta attraverso varie complicanze in età geriatrica. La vera prevenzione la si fa quindi fin dai primi mesi di vita. Recentemente è diventata prassi l’addizionale di vitamina D già ai tre mesi di vita, merito anche e soprattutto della divulgazione scientifica e dello scambio funzionale tra reumatologi e pediatri. L’importanza di questo convegno sta nella fusione di intenti e nella collaborazione di diverse branche della medicina, come la gastroenterologia, la pediatria e la dermatologia, volte ad affrontare il medesimo problema. La vera sfida del futuro sarà quella di lavorare in équipe».
«Bisogna sottolineare l’importanza e il significato di prevenzione – ha puntualizzato il dottore – Prevenzione è anche quello che stiamo facendo ora, ovvero parlare del problema. Divulgare, per esempio, che malattie dermatologiche come la psoriasi si possono associare a malattie reumatologiche come l’artrite. Bisogna attivarsi e captare i segnali e non rassegnarsi facendo passare dei possibili sintomi come dolori dovuti all’età. Oggigiorno ci si lamenta spesso delle liste di attesa, ma molto spesso l’approccio a questi disagi non si risolve andando alla ricerca di continui esami senza centrare il problema. La sfida che il sistema medico deve vincere è quella di diventare un sistema integrato e olistico».
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