«Prima dice che vivrà del suo lavoro, poi si aumenta l’indennità. Prima dice che si è messa in aspettativa perché non riusciva a portare avanti i due impegni insieme, poi si candida per le elezioni politiche. Dove sta la coerenza?». Il gruppo di minoranza “Idea Monterubbiano” interviene sulle ultime vicende politico-amministrative che vedono protagonista la sindaca Meri Marziali, candidata alle elezioni politiche del 25 settembre con il Partito Democratico.
«Lo scorso aprile la prima cittadina si è aumentata lo stipendio, dopo che già nel 2020, a poco più di un mese dall’insediamento, aveva incrementato con atto di Giunta l’indennità di funzione mensile lorda di sindaco passando da 1.446,08 euro a 1.659,38 euro. Adeguamento, quello di aprile, permesso dalla legge n. 234 del 2021 che, per i sindaci dei Comuni con meno di tremila abitanti, consente, entro il 2024, di arrivare a percepire fino al 16% dell’indennità corrisposta a un presidente di Regione (13.800 euro). L’aumento in questione permetterà alla sindaca di passare dai 1.909 euro mensili del 2022, ai 2.033 del 2023, fino ai 2.208 del 2024. La legge prevede il dimezzamento dell’indennità nel caso in cui il sindaco sia un lavoratore dipendente non in aspettativa. Da luglio – dice la capogruppo di Idea Monterubbiano, Annamaria Albanesi – la sindaca è in aspettativa dal suo lavoro in Regione. Una mossa che ha giustificato sostenendo che, in tal modo, sarebbe riuscita a dedicarsi a tempo pieno all’attività amministrativa e a supportare gli uffici. Dopo tali scelte pertanto, sia per l’incremento sia per il passaggio in aspettativa con intera indennità, il Comune ha dovuto rimpinguare le somme in bilancio».
«Il 28 luglio, il Consiglio comunale ha ratificato una variazione di bilancio approvata d’urgenza dalla Giunta, nella quale – incalza Albanesi – l’aumento dell’indennità della sindaca rappresentava la più importante voce di uscita. Eppure, è stata trattata in sordina e neppure menzionata nel consueto riassunto post-consiglio sulla pagina Facebook istituzionale del Comune. Alla faccia della trasparenza di cui la sindaca tanto si riempie la bocca. Ma come – prosegue la capogruppo di minoranza –, in campagna elettorale non aveva, forse, dichiarato alla stampa che non si sarebbe messa in aspettativa, visto che aveva una squadra competente per sostenere cittadini e dipendenti e che avrebbe rinunciato alla sua indennità, investendola in un progetto sociale per Monterubbiano?. In realtà, per sua stessa ammissione, finora, la sindaca ha devoluto soltanto due mensilità, l’indennità di agosto 2021, per compartecipare alla spesa dei centri estivi per i bambini, e quella di giugno 2022, per sostenere le attività presenti e future nella realizzazione dell’Armata di Pentecoste».
L’altra questione sotto la lente del gruppo di minoranza è la candidatura della sindaca alle elezioni politiche del 25 settembre. «Se ha chiesto e ottenuto l’aspettativa per dedicarsi a tempo pieno al Comune, perché ha accettato una candidatura che, nonostante affermi il contrario, per forza di cose, in queste settimane l’ha tenuta impegnata su altre questioni? Se sarà eletta, inoltre, come porterà avanti gli impegni da sindaca? Riuscirà a coniugarli con il ruolo di deputata, considerato che finora non è riuscita pienamente a farlo da lavoratrice tanto da chiedere l’aspettativa?», si chiede Albanesi. Che precisa: «Non contestiamo la candidatura in sé ma le decisioni di una sindaca che sta dando prova di profonda incoerenza».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati