di Sandro Renzi
Non capita tutti i giorni di avere una campionessa di scherma in classe. E’ successo alla scuola paritaria Canossiane di Porto San Giorgio dove ieri pomeriggio gli alunni dell’infanzia e della primaria, insieme alla coordinatrice Maria Sabrina Giampaoli, alle Madri Rosanna e Gasparina ed al corpo docente, hanno accolto la plurimedagliata Valentina Vezzali, specialista del fioretto, che tanto ha vinto nella sua carriera di atleta contribuendo a portare l’Italia ai vertici di questa disciplina. Sottosegretario con delega allo sport nel Governo Draghi, la Vezzali aveva inviato una lettera alla scuola lo scorso anno complimentandosi per il lavoro fatto cercando di contemperare l’attività didattica e quella sportiva. Alle parole ha fatto seguito ieri una visita all’istituto, “ricevuta” nello splendido parco dai tanti bambini pronti a chiederle un autografo o a rivolgerle anche qualche domanda sulla sua carriera da sportiva che i più piccoli, per motivi anagrafici, non possono conoscere se non attraverso i racconti dei genitori.
Valentina non si è sottratta rispondendo alla raffica di quesiti compreso quanti anni avesse e quale fosse ora la sua professione. Battendo con tutti “un cinque” e lasciandosi fotografare con le classi, ammirata da alunni e alunne al pari di una diva di Hollywood. Anche lo sport, quindi, riesce a bucare e contribuisce a far crescere curiosità ed interesse tra le giovani leve, tanto meglio se può essere veicolato attraverso l’immagine dei grandi campioni. «Se ho vinto tante gare è perché ho sempre creduto, fino in fondo, in quello che facevo» questo il messaggio che la Vezzali ha lasciato ai bambini. «Una scuola deve dare la possibilità di praticare lo sport. L’ultima volta che è stato fatto qualcosa in questo campo risale al 1958. La pratica sportiva deve essere parte integrante dell’offerta didattica. Poi si può diventare anche dei campioni ma l’importante è giocare e divertirsi tutti insieme. Il mio pensiero è rivolto allora ai bambini e alle scuole. Una realtà come questa delle Canossiane che ho potuto ammirare oggi è davvero l’esempio di come debba essere la scuola, un luogo nel quale conciliare attività sportiva ed educativa». Al termine dell’incontro la scuola ha donato alla Vezzali un foglio nel quale i bambini hanno vergato di proprio pugno alcune frasi e motti sullo sport che hanno fatto da contorno ad una sua foto con le braccia alzate in segno di vittoria. La scuola della Canossiane in effetti punta molto sull’attività motoria che deve accompagnare la crescita di uno studente in tutto il ciclo di studio.
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