La Polizia omaggia San Michele Arcangelo «Vicini ai cittadini con la passione e i valori del Patrono»

FERMO - Questa mattina, alla presenza delle più alte cariche civili e militari del territorio, l'arcivescovo di Fermo ha celebrato una santa messa in omaggio a San Michele Arcangelo, patrono della Polizia. Monsignor Pennacchio: «Il vostro lavoro nel mantenere l'ordine sia animato dal desiderio di prendersi cura dell'altro». Il questore Romano: «Va vissuto con passione, cura e rispetto per il cittadino»

 

«Se non c’è sacrificio personale, il male non si riesce a vincere. È un messaggio per voi tutti. Abbiamo di fronte persone che scelgono una vita di sacrificio in favore della pace. L’arcangelo Michele è colui che protegge tutti coloro che sconfiggono il male grazie ai valori in cui credono. Il mio augurio è che il vostro lavoro nel mantenere l’ordine sia animato dal desiderio di prendersi cura dell’altro». Questo l’invito che l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, questa mattina ha rivolto alla Polizia di Stato.

Il questore Rosa Romano

Come un pò in tutta Italia, anche nel nostro capoluogo di provincia, la Polizia di Stato ha celebrato oggi San Michele Arcangelo, il suo santo patrono, con una santa messa officiata proprio dall’arcivescovo concelebrata dal cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Adam Krzysztof Baranski.

Alla Cattedrale di Fermo, per unirsi alla Polizia e al questore Rosa Romano, in questo giorno particolarmente importante per gli agenti, sono arrivate le più alte cariche civili e militari del territorio: dal prefetto Vincenza Filippi, probabilmente alla sua ultima uscita pubblica prima della pensione (il prossimo primo ottobre lascerà il Fermano) al Procuratore capo Raffaele Iannella, dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro al presidente della Provincia, Michele Ortenzi, dal deputato Mauro Lucentini al direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta e a svariati sindaci. Presenti anche i vertici dei carabinieri, della guardia di finanza, dei vigili del fuoco, della capitaneria di Porto e della Polizia penitenziaria.

E dopo la celebrazione liturgica e la lettura della preghiera a San Michele, la parola al questore Rosa Romano: «Ringrazio il vescovo per aver officiato questa messa. Ringrazio e saluto il prefetto con cui in questi anni abbiamo collaborato attivamente. La Polizia di Stato della provincia di Fermo – le parole di Romano – le augura un proficuo futuro. Un saluto a tutte le autorità militari e civili presenti, ai sindaci, con cui ogni giorno ci adoperiamo per la cura e l’ordine del pubblico. Il nostro pensiero va a tutti i colleghi morti in servizio, e a quelli che ogni giorno rischiano la vita. La presenza di molte istituzioni in Cattedrale rappresenta la vicinanza e il senso di comunità di questa provincia. Ho avuto il piacere di rappresentare una squadra, quella della questura di Fermo, capace e attenta. In questi anni difficili abbiamo cercato di rispondere a tutte le esigenze. La festa di San Michele Arcangelo non è il giorno per fare un bilancio del nostro operato, ma un giorno per valorizzare il significato di questo lavoro, vicino alla cittadinanza. È un lavoro che va vissuto con passione, cura e rispetto per il cittadino. Viva San Michele Arcangelo».

In ricordo del quotidiano impegno e del sacrificio degli appartenenti alla Polizia di Stato sono stati presenti i familiari delle Vittime del dovere, una rappresentanza dellAssociazione Nazionale della Polizia di Stato di Fermo, delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato fermana, operatori della Questura, della Polizia Stradale e dellAmministrazione civile del Ministero dellInterno

La celebrazione liturgica è stata accompagnata da brani di musica classica ed operistica suonati con lorgano della Cattedrale ed interpretati dal soprano Stefania DonzelliSono stati ricordati alcuni dei numerosi risultati operativi della Polizia di Stato conseguiti nelle recenti attività di polizia giudiziaria, nei servizi di controllo del territorio e nelle attività amministrative ed il questore di Fermo ha sottolineato che la sicurezza non può prescindere dalla sinergia e dalla collaborazione con la Procura  della Repubblica, costantemente attiva nellattività di coordinamento delle indaginitra le Forze di polizia unite tra loro dal servizio di garantire le migliori condizioni per la sicurezza, la stabilità ed il progresso sociale e con le Polizie Locali del territorio. Un sentito ricordo è stato rivolto agli appartenenti alla Polizia di Stato in quiescenzaa quelli che, si diceva, hanno sacrificato la loro vita per la legalità e per le famiglie di tutti gli operatori in servizio che, con la loro vicinanza e comprensione, consentono loro di  affrontare con serenità le difficili prove che ogni giorno comporta lattività del poliziotto, con spirito del dovere e nel rispetto del motto Esserci Sempre

Loccasione della festività del Santo Patrono è stata incorniciata dalla successiva  consegna, presso la Sala Conferenze della Questura di Fermo, delle Medaglie di Commiato riconosciute dal Capo della Polizia, ai poliziotti della Polizia di Stato della provincia di Fermo in congedo per raggiunto limite di etàLa breve cerimonia è stata presieduta dal questore, con la partecipazione del presidente dellAssociazione nazionale della Polizia di Stato A.N.P.S., Gaetano Pompilii, dei funzionari e di alcune unità del personale della Polizia di Stato della Questura di Fermo, come riconoscimento per il servizio svolto a favore della collettività

Francesco Silla

L’arcivescovo Rocco Pennacchio


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti