L’Avis Altidona festeggia i suoi 10 anni e rinnova l’appello a donare «perché regala speranza» (Le Foto)

LA FESTA, ieri, della prima Avis comunale ad essere stata fondata sul territorio dopo quella provinciale di Fermo, a volerne la fondazione è stata Elena Simoni (su suggerimento di Giovanni Lanciotti, attuale vicepresidente regionale Avis) che per due mandati ne ha ricoperto anche il ruolo di presidente

di Antonietta Vitali

La solidarietà si trasforma in festa per celebrare un compleanno importante, quello dei dieci anni di attività dell’Avis comunale di Altidona raccontati nel corso della giornata di ieri.

Prima Avis Comunale ad essere stata fondata sul territorio dopo quella provinciale di Fermo, a volerne la fondazione è stata Elena Simoni, oggi presidente provinciale Avis (su suggerimento di Giovanni Lanciotti, attuale vicepresidente regionale Avis) che per due mandati ne ha ricoperto anche il ruolo di presidente. I primi volontari della sezione furono gli amici che riuscì a coinvolgere in questo progetto e poi il percorso è proseguito in crescita.

Il numero di volontari è arrivato a raggiungere quota 170 donatori attivi sparsi in sei Comuni che fanno capo alla sezione e cioè, oltre ad Altidona, Campofilone, Pedaso, Lapedona, Moresco, Monterubbiano. L’attuale mandato di presidenza è ricoperto da Antonio Smeriglia che, insieme all’aiuto anche degli membri del direttivo della sezione (Elena Simoni-vicepresidente, Gabriella Sgrilli-tesoriere, Maria Grazia Mattioli-segretaria, Laura Melzi-consigliere, Maura Attorresi-consigliere, Isabella Cocci-consigliere, Claudio Basili-consigliere e anche consigliere provinciale chiamata unica, Gloria Pomari-consigliere, Moira Iagatti-revisore, Pacifico D’Ercoli-revisore, Roberta Libbinori-revisore, Gianni Roeti-Commissione verifica poteri, Marisa D’Angelo-Commissione Verifica Poteri) hanno organizzato una giornata molto variegata e accogliente per tutti gli intervenuti che sono stati davvero molti, a partire da quanti hanno assistito alla celebrazione della Santa Messa officiata da don Johnny Parmigiani per poi continuare con la partecipazione alla cerimonia di deposizione della corona al monumento ai caduti e proseguire con il vero momento corale della giornata, il pranzo al ristorante Il Casale.

«Un grande orgoglio per il comune di Altidona poter festeggiare il raggiungimento di questo importante traguardo – ha dichiarato il sindaco di Altidona, Giuliana Porrà. Con Elena si conoscono da sempre, ed è stata proprio la vicepresidente dell’Avis di Altidona a ringraziare l’amministrazione comunale perché «sempre disponibile aiutandoci in ogni nostra proposta e in ogni nostra richiesta».

L’importanza dell’attività dell’Avis è stata sottolineata da Giovanni Lanciotti e dal vicepresidente vicario regionale Maria Gianuario che hanno ribadito la necessità costante di sangue e quindi di donatori. Fondamentale è, pertanto, riuscire a coinvolgere più volontari possibili di un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Non per tutte le associazioni di volontariato che si occupano di donazione è valida questa fascia di età, Danilo Lanciotti, rappresentante dell’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) Colline Fermane ha ricordato che l’età giusta per poter donare il midollo parte, sì, con i 18 anni ma termina con i 35 anni. Un range di azione molto più ristretto che presuppone, quindi, un’affluenza molto giovane. Diverso, invece, il discorso per essere donatori Aido (Associazione Italiana Donatori Organi) dove è necessario dichiarare il proprio consenso mentre si è in vita (esprimibile anche in fase di emissione di nuova carta di identità, ad esempio), come ricordato da Emanuele Santarelli, rappresentante di Aido  provinciale di Fermo.

Una cosa è certa, di qualsiasi donazione si tratti, il dono è vita, regala una speranza e, molto spesso una vera e propria possibilità, alle tante persone che non vivono condizioni salutari ideali. E l’effetto non è unilaterale perché dona ai volontari una sensazione di profonda soddisfazione nell’avere piena coscienza di poter essere utili al prossimo, un’emozione tangibile persino nel corso dell’evento, durante la cerimonia di consegna delle benemerenze (in rame, in argento, in argento dorato, in oro) consegnate ai donatori attivi della sezione Avis di Altidona che hanno già accumulato i rispettivi numeri di donazioni corrispondenti alle diverse medaglie.

Quella di Altidona fa parte delle 12 Avis comunali presenti sul territorio della provincia di Fermo (Petritoli, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Monte San Pietrangeli, Montegiorgio, Amandola, Fermo, Torre San Patrizio, Monte Urano) che sono state tutte presenti all’evento ciascuna con un suo rappresentante. Non solo donazioni ma anche cultura, è questa oramai la prassi dell’Avis di Altidona che, ogni anno, organizza sul proprio territorio comunale un evento culturale che può essere una rappresentazione piuttosto che una serata musicale. E la musica è stata il trait d’union della giornata celebrativa di questo decimo compleanno. Due musicisti, Daniela Rossi, violinista, e Massimo Santostefano, fisarmonicista, hanno accompagnato due ballerini di tango, Anna Patruno e Luigi Merici, eseguendo alcuni tra i più celebri brani del bellissimo ballo di origine argentina. Giornata all’insegna del ballo anche per i commensali che poi hanno potuto godere di una gradita lezione di alcuni passi base del tango che, a detta dei quattro artisti veri, hanno poi saputo ripetere con discreto successo. Carlos Gavito, ballerino di tango argentino, diceva che “il tango è saper camminare abbracciati”. In fondo, è lo stesso senso profondo del fare volontariato, quello di saper essere vicini a chi ha o può avere bisogno. Tanti auguri di buon compleanno e di buona strada all’Avis Comunale di Altidona.


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