Lo scorso 28 settembre il progetto Scuola Cna ha fatto tappa a Fermo, nell’ambito delle tre giornate formative riservate alle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, che vanno sotto il nome di “Dna Cna – Valore Artigiano”.
Il pomeriggio formativo si è tenuto nel cuore del centro storico fermano, nella Sala dei Ritratti al Palazzo dei Priori: in platea tutti i dipendenti e i collaboratori Cna, oltre ai componenti della presidenza provinciale e ad ospiti quali il Presidente e il Segretario Cna Marche Paolo Silenzi e Otello Gregorini, il Presidente e il Direttore Generale di Cna Macerata Maurizio Tritarelli e Massimiliano Moriconi e la Presidente di Cna Ascoli Piceno Arianna Trillini. In collegamento tramite video conferenza anche i colleghi e presidenti dei territori maceratese ed ascolano.
Ad aprire l’iniziativa il Presidente Cna Fermo Emiliano Tomassini: «L’obiettivo di queste giornate è riflettere insieme sul nostro lavoro, sull’associazione, sulla sua origine e il suo ruolo, su come svolgere al meglio quello che Cna può fare ogni giorno per imprese e cittadini. Siamo convinti che il valore della squadra sia prezioso e vada preservato; per farlo ci vuole un impegno costante, investendo tempo e capacità nel rafforzare ogni giorno questo importante legame». Solo nel Fermano Cna ne rappresenta oltre 1500: «Ci fermiamo a riflettere su cosa significa essere Cna per noi che ogni giorno portiamo questa associazione sul territorio, nelle aziende, nei direttivi, sui tavoli decisionali, la facciamo conoscere e la promuoviamo. Ragioniamo anche su cosa vuol dire oggi essere Cna, oggi che la rappresentanza e l’attività di lobby continuano ad essere davvero incisive». Il valore del team, integratoda competenze e professionalità, è stato ribadito anche dal Direttore Generale Alessandro Migliore, che ha voluto ringraziare insieme a Tomassini la struttura: «Voi tutti siete il volto dell’associazione sul territorio, nelle aziende, presso le istituzioni – hanno detto – la vostra professionalità è riconosciuta e apprezzatada chi sceglie Cna per risolvere un problema, avere conferme, formarsi, avere un consiglio, trovare il modo giusto per compiere un investimento, affrontare cambiamenti e novità, riuscire a resistere nonostante tutto. Grazie!».
Il pomeriggio è proseguito con gli interventi dei relatori. Viaggio nel tempo con Luigi Silenzi, ex funzionario Cna e oggi Presidente dei Pensionati, ripercorrendo i momenti fondativi dell’associazione nel Fermano e gli anni di impegno per costruire la rappresentanza. Ancora una riflessione sul periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta insieme alla scrittrice, book blogger ed editorialista per Il Foglio e Il Manifesto Giulia Ciarapica: il suo ultimo romanzo pubblicato da Rizzoli “Chi dà luce rischia il buio”, secondo volume che segue “Una volta è abbastanza”, racconta la storia dell’impresa familiare di Casette D’Ete impegnata nel calzaturiero e di come i protagonisti siano riusciti a far crescere l’azienda e portare il prodotto anche fuori dall’Italia. Infine Marco Capozi, responsabile delle relazioni istituzionali di Cna Nazionale, ha fatto il punto sull’attività di rappresentanza, sulla sua origine e sul ruolo dei corpi intermedi oggi, illustrando i principali risultati ottenuti daCna e la strada percorsa per raggiungere questi importanti traguardi, a vantaggio di tutta l’imprenditoria italiana.
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