di Matteo Malaspina
Sette presenze, due gol con la maglia della Fermana e un inizio di stagione da assoluto protagonista. Si chiama Christian Scorza ed è una delle note felici della squadra canarina di questo inizio di stagione. Classe 2000, originario di Castel di Lama, con trascorsi nel settore giovanile dell’Ascoli e in serie C con le maglie di Piacenza e Trento, da quest’anno protagonista del centrocampo gialloblu al fianco di Misuraca e Giandonato. Quest’ultimo, capitano della Fermana, lo ha preso nella sua ala protettiva e il giovane centrocampista canarino ha solo parole d’elogio per lui: «È un leader che fa il lavoro sporco richiamando e rimproverando i compagni ma in squadra uno con la sua personalità è fondamentale. Tiene sempre alta l’attenzione in allenamento e dà lui sto imparando tanto. Così come da Misuraca con cui mi trovo molto bene e entrambi hanno sempre le parole giuste per noi giovani».
Di ruolo Scorza fa la mezzala, ma non è sempre stato così. «Nasco come centrocampista basso e questo è un nuovo ruolo per me. Grazie a mister Protti, a Misuraca e a Giandonato sto lavorando su questa nuova posizione e mi sto togliendo qualche soddisfazione con qualche gol. Certo, sto ancora studiando ed imparando e ancora commetto diversi errori ma spero di migliorare. Anche perché questo è il mio ultimo anno da under, sto giocando con continuità e sono consapevole che è un’occasione da sfruttare».
Quando poi ti ritrovi a giocare al ”Bruno Recchioni”,uno stadio che fa registrare una media di 1312 spettatori a partita piazzandosi all’8° posto del girone B della Serie C, allora tutto diventa più facile.
«Giocare al Recchioni mi piace molto. I tifosi sono fantastici e ti fanno sentire l’entusiasmo anche quando stai perdendo. Una passione incredibile che si avverte moltissimo, più che a Trento e a Piacenza dove ho giocato».
Ma domenica c’è da andare al Del Conero, fuori casa. Di fronte l’Ancona, in una partita che vuol dire derby che può far dimenticare l’ultima sconfitta subita con l’Entella. «Nonostante abbiamo perso, abbiamo capito che possiamo giocarcela con tutti. Domenica ci aspetterà un ambiente caldo ma andremo lì e faremo la nostra partita. Affrontare l’Ancona, per me che sono cresciuto in Ascoli e ora che sono a Fermo, mi dà una carica in più. I tifosi mi fermano per strada e mi scrivono chiedendomi di fare una grossa partita. Speriamo di farli felici, magari portando a casa i tre punti con un mio gol».
Ci vorrà la garra per spuntarla ad Ancona ma anche una condizione atletica ottimale. «Non siamo ancora al 100% ma ci siamo vicini. Nel finale con l’Entella abbiamo dato il massimo e le gambe reggevano e questo è incoraggiante. Stiamo prendendo forma, sia atleticamente che tatticamente e questo è fondamentale, soprattutto in un campionato difficile come questo con squadre aggressive che non ti lasciano ragionare e l’aspetto fisico è fondamentale».
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