Montegiorgio esalta le sue unicità: la dieta mediterranea a palazzo Alaleona per l’evento Centodieci di Banca Mediolanum Ascolta la notizia

MONTEGIORGIO – La splendida cornice di Palazzo Alaleona protagonista, ieri sera, dell’appuntamento “Il vino e il cibo nell’arte”, evento Centodieci di Banca Mediolanum, voluto dal Wealth Adivsor Massimo Cupillari nella tappa del Grand Tour delle Marche di Tipicità dedicata alla dieta mediterranea.

di Nunzia Eleuteri

Un evento negli eventi: così lo ha definito Massimo Cupillari. La bellezza nella bellezza: aggiungo io. Questa potrebbe essere la sintesi dell’appuntamento di ieri sera nella residenza nobiliare di Palazzo Alaleona a Montegiorgio, dove, il Wealth Advisor di Banca Mediolanum, Massimo Cupillari, (project partner del Grand Tour delle Marche di Tipicità) ha accolto imprenditori e professionisti, clienti e amici per un incontro conviviale che ha unito tradizione, cucina e cultura. Il tutto racchiuso in una singola parola: bellezza. Sì perché di bellezza, ieri, nella magnifica dimora storica se ne è vista davvero tanta grazie a “Il vino e il cibo nell’arte”, evento Centodieci di Banca Mediolanum, inserito tra i tanti appuntamenti della tappa del Grand Tour delle Marche, dedicata alla dieta mediterranea, in programma questo week end a Montegiorgio.

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La storica dell’arte Sabrina Marin ha magistralmente illustrato alcune opere famose soffermandosi su quei dettagli che troppo spesso sfuggono all’occhio. Dettagli legati proprio alle tavole imbandite, partendo dall’opera delle opere, “Il cenacolo” di Leonardo Da Vinci, fino ad arrivare agli stravaganti dipinti di Arcimboldo.

Durante le interessantissime illustrazioni, sulle tavole si susseguivano pietanze tipiche della dieta mediterranea, scelte direttamente dal padrone di casa, Lanfranco Beleggia, che ha voluto deliziare gli ospiti con prodotti provenienti esclusivamente dalla campagna della sua “Officina del sole” (altra eccellenza locale turistica restaurata nella sua Montegiorgio). Palati deliziati, quindi, da pane di farine autoctone e olio extra vergine di oliva, primi piatti con farine di Jervicella e ragù di carni bianche dell’aia, coniglio con olive nere e per finire, il tradizionale ciambellone con una semplice, quanto sublime, crema delle nostre nonne. Nei calici, vino bianco e rosso della cantina Officina del sole.

L’imprenditore Lanfranco Beleggia mentre racconta le tappe del restauro del palazzo nobiliare

Ma la partecipazione dell’imprenditore Beleggia all’evento del Grand Tour, non si è limitata a questo. Il suo palazzo Alaleona (acquistato dalla omonima famiglia) residenza nobiliare del 1500, in pieno centro storico a Montegiorgio, è restato aperto per visite guidate durante tutta la giornata di ieri. «Un restauro, difficile, durato ben sei anni,  economicamente impegnativo ma che ho sentito di dover fare», così lo ha descritto lo stesso Lanfranco Beleggia. Un restauro terminato lo scorso anno e che vede oggi la possibilità per la piccola cittadina del Fermano di avere sette suites di charme che, nelle Marche, possono attestarsi tra le più belle soluzioni di ospitalità turistica. Ma soprattutto, un restauro che preserva una ricchezza storica, patrimonio di un intero territorio, e di cui ieri, gli invitati hanno potuto godere in tutta la sua bellezza.

Massimo Cupillari, wealth advisor di Banca Mediolanum, project partner del Grand Tour delle Marche di Tipicità.

A fine serata, il wealth advisor di Banca Madiolanum, Massimo Cupillari, ha più volte ringraziato Lanfranco Beleggia per questo intervento conservativo che ha ridato splendore a Montegiorgio. Ringraziamento arrivato anche dal sindaco Michele Ortenzi, presente alla cena, che lo ha poi esteso allo stesso Massimo Cupillari, definendolo «cittadino sempre solerte a proporre iniziative importanti e ad esserne poi un fattivo sostenitore».

Tra gli ospiti presenti alla cena, oltre a diversi imprenditori e professionisti, anche il direttore del dipartimento di Scienze Gastronomiche dell’università di Camerino, Gianni Sagratini, che ha spiegato come la dieta mediterranea sia alla base del benessere e quindi, oggi, patrimonio dell’umanità. Una presentazione che Angelo Serri, direttore di Tipicità, ha ampliato parlando di eco-sistema e stile di vita di tutta una comunità territoriale. Parole alle quali hanno fatto eco quelle di Alberto Monachesi (responsabile organizzativo del Grand Tour di Tipicità e docente di Scienze gastronomiche a Camerino) che ha sottolineato come le Marche siano una regione al plurale proprio per le tantissime caratteristiche che presenta e che, nella pluralità, trova la sua unicità.

Quella unicità che ieri sera è stata davvero sapientemente rappresentata sotto tutte le sue forme.

 

Le splendide terrazze panoramiche del Palazzo Alaleona

 


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