«Oggi, alla scadenza del bando di vendita, sono giunte due offerte per la Casina delle Rose. Siccome per massima correttezza ho voluto attendere questa chiusura per poter meglio dire la mia, ora cerco di condividere qualche pensiero». Inizia così la disamina del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, su uno degli argomenti più dibattuti e controversi della città: la vendita della Casina delle Rose, appunto.
E il primo cittadino torna a parlare: «Primo punto, quella struttura, con la crescita turistica della città, deve essere hotel per poter essere un fattore economico per Fermo e mi chiedo se veramente si possa pensare seriamente, e non per pura bagarre politica, diversamente. E per esserlo, ed esserlo degnamente, serve un investimento forte. Ci abbiamo provato ma abbiamo visto che con forze proprie l’amministrazione può solo mantenere in piedi la struttura, non certo investirci milioni per renderla confortevole o di alto livello».
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro
«Tutti, tutti coloro che vivono il mondo reale, sanno che un qualsiasi imprenditore per poter investire fortemente su una idea, su un progetto necessita della proprietà di un immobile e non di una gestione (infatti i bandi di ristrutturazione+gestione sono andati a vuoto pochi anni fa).
Per i fini culturali, e non solo, ci sarà il recupero del Fontevecchia che sarà messo a disposizione della comunità: ma un hotel, posto in quel luogo, deve essere struttura ricettiva in grado di portare visitatori, e quindi economia ulteriore in città. Altre visioni, fini culturali, fini sociali, (che poi non ho capito cosa significasse…una Rsa?) sono legittime ma non sono visioni di questa amministrazione. E se posso fare il sindaco, fin quando potrò, prenderò scelte per questa città, evitando di incarnare la Fermo del ‘no’, la Fermo che non sceglie, che tanti treni ha fatto perdere a questa città in passato. Saluti e tra qualche giorno vediamo l’esito».