di Francesco Silla (foto/video Simone Corazza. Regia Alessandro Luzi)
Nuova puntata di Zoom, la trasmissione di approfondimento di Radio Fm1, quella andata in onda giovedì 20 ottobre alle 19. Ospiti della puntata, intervistati da Giorgio Fedeli, direttore di Cronache Fermane e Radio Fm1, i consiglieri comunali di Fermo Luigi Rocchi e Edoardo Candidori per la maggioranza (lista Piazza Pulita) e Lorenzo Giacobbi per l’opposizione (Lega). Non sono mancate le stoccate e i botta e risposta.
Giacobbi attacca la maggioranza di «non informare e escludere le minoranze». Candidori risponde che «le loro mozioni sono sempre fuori luogo rispetto al tema del dibattito». Si è parlato della Casina delle Rose, del Natale, nello specifico della pista di ghiaccio, e della mancata rappresentanza fermana in giunta regionale con Luigi Rocchi e Edoardo Candidori per la maggioranza (entrambi esponenti della lista Piazza Pulita) e Lorenzo Giacobbi (Lega) per la minoranza.
Il primo tema affrontato è quello della Casina delle Rose e della sua vendita con due offerte e, in rapida successione, con la sospensione della procedura per mancato parere di congruità sulla stima. «Quello che non ha funzionato è stato il modus operandi – spiega Giacobbi – Il tema dell’alienazione della Casina delle Rose era stato portato in consiglio e votato dalla maggioranza a favore della vendita. La cosa che è dispiaciuta è stata quella di scoprire attraverso la stampa, dopo il consiglio comunale del 29 settembre, che era arrivata una proposta per la riqualificazione del bene a costo zero per il Comune. Al consiglio comunale avevamo chiesto quale sarebbe stata la destinazione della Casina delle Rose qualora anche alla seconda scadenza del bando non fossero pervenute offerte. Non ci è stata data risposta, anche se in realtà una proposta c’era e la giunta il 4 di ottobre ha anche risposto, senza informare il consiglio comunale o le commissioni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata ovviamente la non corretta valutazione dell’immobile, non resta che trovare una soluzione diversa alla vendita. Sarebbe corretto informare tutti, sia maggioranza che opposizione, e avere un confronto maggiore».
«Le aperture verso la minoranza ci sono sempre e anche all’interno della maggioranza il confronto è continuo per arrivare poi dritti all’obiettivo. Informiamo tutti su ogni progetto. Ben venga il privato in progetti enormi come questo, pur che sia focalizzato sugli obiettivi dell’amministrazione». Risponde secco Luigi Rocchi a cui segue la replica di Candidori al leghista: «Come maggioranza restiamo compatti. La scelta tecnica di sospendere l’asta è stata una scelta per la corretta valutazione dell’immobile. I passaggi sono sempre stati comunicati. Per conto mio ho difeso l’iniziale idea di riattivare la Casina come studentato. La Lega però non era favorevole a quest’idea. Posso comunque dire di essere stato uno dei primi a difendere la messa in vendita. Le cose possono cambiare. Dobbiamo renderci conto che restaurare autonomamente una struttura come quella è troppo dispendioso per le casse comunali. Le proposte, anche a costo zero, di gestione dell’immobile non convincevano l’amministrazione e non erano pertinenti con lo status dell’immobile. Saper governare significa anche saper scegliere. Ci tengo inoltre a dire che le mozioni della minoranza sono sempre fuori luogo rispetto al tema del dibattito. Informare la minoranza su una proposta di una fondazione che ha intenzioni che non si allineano all’obiettivo dell’amministrazione è fuori luogo. Credo che la minoranza certe volte non vede Fermo per il capoluogo di provincia che è». La risposta di Giacobbi non si fa attendere: «Quello che dice Candidori è grave. Le mozioni che portiamo noi come minoranza non sono mai funzionali, non perché non siano utili al dibattito ma perché ci vengono matematicamente scartate dalla maggioranza».
La seconda parte del programma si è invece concentrata sull’eventualità di installare anche quest’anno la pista di ghiaccio a piazza del Popolo nonostante i rincari sul costo della luce. «Dal punto di vista pratico credo che il trend che la città ha avuto con ‘Fermo città Natale’ è positivo. È bene mantenere gli appuntamenti – spiega Giacobbi – La critica che sollevo è nuovamente il modus operandi. Ci arrivano prima le notizie dall’esterno che le comunicazioni in consiglio. Il calendario natalizio è solo un altro esempio».
«Il sindaco ha detto “non spegneremo il Natale” ma non è entrato nello specifico – risponde Rocchi- Il Natale è ancora un cantiere aperto e parleremo in Consiglio e in Commissione, con maggioranza e minoranza, per organizzarlo. Sappiamo che ci saranno meno luminarie e che è confermata la casa di babbo natale. Non ci sarà l’albero meccanizzato». Continua poi Candidori per la maggioranza «sono state vagliate diverse ipotesi sulla pista di ghiaccio, ma ad oggi la meno dispendiosa per il Comune è la pista di ghiaccio vera e propria. Garantire il Natale in piazza significa aiutare i piccoli esercenti in questo momento buio».
Un ultimo confronto sulla giunta regionale che rinnovandosi non ha trovato ancora una volta un rappresentante fermano. «Non è colpa del civismo se non siamo riusciti ad avere un rappresentante. Abbiamo comunque esponenti come Putzu, Marinangeli, Marcozzi (che Rocchi stesso chiede di aggiungere nel post intervista, ndr «dimenticanza di cui mi scuso, durante l’intervista») o il senatore Castelli per quanto riguarda la politica nazionale».
«La riflessione – aggiunge Candidori – andrebbe capovolta. Non tanto se è colpa o meno del civismo ma, al contrario, chiediamoci quanto conta la Lega di fermo per la Lega regionale? Forse questo è l’aspetto da considerare. Quanto al nostro sindaco, che rappresenta il civismo, vorrei far presente che riusciamo a intercettare dei finanziamenti ora con la destra e riuscivamo a prenderli prima, con la sinistra. È innegabile il lavoro chirurgico e di rapporti che Paolo Calcinaro sta sviluppando».
«Credo che un partito sia importante, non condivisi due anni fa la scelta degli altri partiti di destra di non presentarci insieme alle elezioni – la chiosa di Giacobbi, candidato sindaco alle ultime amministrative di Fermo – serve avere un’identità. Il centrodestra che governa in Regione e in Italia, a Fermo è rappresentato da noi. Se il capoluogo di provincia non ha una sua connotazione, è difficile avere un peso in determinati discorsi come la Giunta regionale».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati