La piaga della droga nel Fermano. Fedeli: «Il nichilismo spinge i giovani a una vita spericolata»

IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «A una attenta disamina, è il nichilismo che muove i giovani a una "vita spericolata",  perché non c'è più il confine fra vita e morte, senso e non senso sono allineati su un piano inclinato, dove si gioca "senza regole" la partita con la vita»

Giuseppe Fedeli

di Giuseppe Fedeli *

La droga sta diventando la causa della maggior parte dei fatti di cronaca nera. Dalla banda che per farsi coraggio faceva uso di cocaina, fino alla bimba che, ricoverata al pronto soccorso, (nel nord Italia), per strani sintomi d’irrequietezza, è risultata positiva alla cocaina“:  è questo è l’allarme lanciato da tempo da don Antonio Rizzolo, che fotografa impietosamente la situazione circa l’uso di stupefacenti e sostanze psicotrope nel nostro Paese.  Anche la marca fermana non è, purtroppo, aliena a questa realtà (da ultimo il blitz della Finanza a Porto San Giorgio, dove sono stati sequestrati 8 kg di droga).

A una attenta disamina, è il nichilismo (dal latino “nihil”, niente) che muove i giovani a una “vita spericolata”,  perché non c’è più il confine fra vita e morte, senso e non senso sono allineati su un piano inclinato, dove si gioca “senza regole” la partita con la vita. Gioco necessario, quando non esistono ideali e i valori sono residuati storici, e, dal canto loro, i genitori non sono capaci di valutare le capacità e i meriti dei figli. Senza aprire il dossier delle colpe, occorrerebbero interventi strutturali e strutturati per porre argine a una piaga, che si sta sempre più espandendo, mettendo a rischio un numero imprecisato di vite.

* giudice di pace


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