«Come se fossero pezzi di una scacchiera improvvisamente si sono allineati. Capire se il pedone è al posto giusto, però, non è semplice. Con due mosse il Governo Meloni e la Giunta Acquaroli hanno iniziato il loro nuovo cammino. Stima e amicizia tra il presidente della Regione Marche e la presidente del Consiglio devono diventare la base su cui costruire lo sviluppo del nostro territorio».
Ha atteso l’insediamento della nuova giunta, con gli innesti di Biondi, Brandoni e Antonini al posto di Castelli, Carloni e Latini (eletti in Parlamento) prima di parlare, di uscire nuovamente allo scoperto, di dettare la linea. E oggi, a poche ore dall’insiediamento della nuova amministrazione regionale, il presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani, è tornato a far sentire la sua voce. Quali le priorità? Semplice. Quelle di ieri, quelle di oggi e si spera quelle di un domani ma non dopodomani: Zes, viabilità di supporto alla terza corsia A14 e credito.
«Il governatore ha parlato di dossier Marche già pronto da mostrare alla premier. L’importante è che all’interno ci siano alcune misure necessarie al Fermano, che poi significa alle Marche. La prima, che era a un passo dalla realizzazione ne, è la Zes. C’era l’ok del Ministero per la coesione territoriale, quello delle associazioni di categoria, mancava solo la zonizzazione che spetta alla Regione. Insieme con l’attualizzazione della area di crisi complessa fermano-maceratese, come fatto per quella della Val Vibrata, è un’azione non rinviabile per dare un sostegno concreto alle imprese, grazie a strumenti specifici che incidono anche sul costo del lavoro. Ancora di più in questa fase di investimenti anche esterni al nostro sistema imprenditoriale locale» spiega il vertice degli industriali di Fermo.
La seconda partita è quella della terza corsia. «In un recente incontro Acquaroli ha parlato di ‘allargamento che sarà definito entro il 30 novembre’. Finalmente – rimarca Luciani – si parla di date certe, ma in contemporanea all’accettazione della proposta da parte di Società Autostrade bisognerebbe avviare la discussione sulle opere che l’ampliamento porterà con sé. Ci sono comunità che subiranno l’impatto dell’A14 a tre corsie che vanno tutelate, favorendone la mobilità in altre aree. Porto San Giorgio è una di queste e il porto è senza dubbio l’infrastruttura su cui investire dal punto di vista dell’accessibilità. Come è necessario incidere sull’area attorno al casello, pensiamo al tratto che si dirige verso Fermo».
«L’altro aspetto a cui chiediamo Acquaroli di mettere mano è quello della formazione. Sarebbe importante che con l’assessore Stefano Aguzzi, che ha le deleghe al Lavoro e alla formazione professionale, si avvii davvero un programma di recruitment e di matching che dia la possibilità alle imprese di parlare alle scuole. Chiaramente partendo dagli Its, su cui la Regione deve cominciare a credere davvero. Come associazione siamo a disposizione del presidente Acquaroli, vogliamo un confronto costruttivo. Ma anche rapido perché il caro energia sta per impattare con violenza e in attesa delle azioni governative, che Acquaroli saprà sollecitare alla presidentessa Meloni, la Regione può fare molto. Sostegno all’internazionalizzazione, bandi pensati insieme con le imprese, sostegno al credito finanziando il Confidi e facendo lobbying sulle banche sono solo alcune delle azioni rapide su cui sono certo la nuova Giunta sta già lavorando e su cui il Fermano, pur senza assessore ma con consiglieri validi, vuole incidere».
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