A cento anni dalla nascita Sant’Elpidio a Mare ricorda Vincenzo Andolfi

L'OMAGGIO al fondatore del Museo della calzatura. Domani sarà scoperta una lapide nella sede dei Musei civici

Vincenzo Andolfi con le scarpe di Giovanni XXIII
nel Museo della calzatura (foto diramata dalla Pro Loco di Sant’Elpidio a Mare)

Nella ricorrenza del centenario della nascita, Sant’Elpidio a Mare ricorda il cavalier Vincenzo Andolfi, figura di cittadino benemerito e di industriale illuminato.
La cerimonia, in programma per domani, prevede alle 19 una messa di suffragio in Collegiata, a seguire a palazzo dei Filippini, sede dei Musei civici, commemorazione da parte delle autorità e scoprimento di una lapide in sua memoria.

«Barbiere nella bottega del padre, Andolfi – ricordano dalla Pro Loco cittadina – fu fra i protagonisti del rilancio post bellico delle attività cittadine. Fu dirigente dell’Elpidiense calcio degli anni d’oro e della Vitamirella pluricampione d’Italia di tennistavolo, per poi esserne presidente. Attivo nel volontariato e nella solidarietà, fu volontario Unitalsi. Nel 1961 sotto casa avviò la lavorazione di sacchetti di plastica per calzature, avvio di quella che oggi è una delle industrie più affermate nel settore di servizi per le multinazionali dell’alimentazione. Fu anche collezionista: per tutta la vita raccolse in tutto il mondo calzature di ogni tempo, vere rarità, poi arricchite da quelle dei personaggi più famosi al mondo (papi, politici, campioni dello sport, attori famosi) che oggi sono il Museo della calzatura che porta il suo nome, collezione unica al mondo».


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