di Matteo Malaspina (foto e video Simone Corazza)
«L’atteggiamento non violento e il perdono favoriscono la pace». È questo l’appello che l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, ha lanciato dall’altare della Cattedrale di Fermo questa mattina in occasione delle celebrazioni del Giorno dell’Unità d’Italia e della Giornata delle Forze Armate. Un appello alla pace che l’arcivescovo fermano rivolge ai rappresentanti militari presenti durante la funzione religiosa, invitandoli a «compiere piccoli passi nel vostro lavoro affinché le persone offese possano riconciliarsi».
Al termine della messa, in programma per le 9,30, i reparti militari e civili si sono schierati nel piazzale del Girfalco, insieme ai rappresentanti politici del Fermano. Qui, il prefetto vicario di Fermo, Alessandra De Notaristefani e il colonnello Claudio Brunetto, comandante del Cme Marche hanno reso onore ai caduti con la deposizione della corona d’alloro al monumento a loro dedicato. La celebrazione è stata introdotta dell’inno di Mameli e dall’inno europeo, a cui sono seguiti l’alzabandiera e la lettura del messaggio, da parte del prefetto vicario, del messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico» ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Matterlla in un messaggio inviato al ministro della difesa Crosetto, letto, si diceva, dal prefetto vicario. Mattarella ha proseguito poi parlando di pace, «un valore da preservare e da coltivare», aggiungendo poi che «la violenta aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale».
La celebrazione è proseguita con la deposizione della corona al Monumento dei Caduti di Capodarco e alla Lapide di Torre di Palme.
Celebrazioni anche in diversi comuni del Fermano, tra cui Porto San Giorgio: «Il nostro pensiero va a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la nostra nazione, un attaccamento al dovere che deve rimanere impresso in maniera indelebile nella mente delle nuove generazioni. Come possiamo vedere gli accadimenti quotidiani minacciano pace e di giustizia, ciò rende ancora più impegnativo tenere alta la bandiera dei principali valori della nostra nazione». E’ la riflessione del sindaco sangiorgese Valerio Vesprini racchiusa nel suo intervento durante ella cerimonia in piazza Mentana in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. L’omaggio ai Caduti si è aperto con l’alzabandiera e la collocazione di una corona d’alloro dinanzi al monumento e si è concluso con la lettura di una preghiera da parte di don Mario Lusek. Sono intervenute le autorità civili e militari, i consiglieri regionali Marcozzi e Mariangeli, componenti della Giunta, il presidente del Consiglio comunale Bragagnolo, consiglieri di maggioranza e minoranza.
QUI FERMO
QUI PORTO SAN GIORGIO
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