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Doppia cerimonia a Sant’Elpidio a Mare per il 4 novembre. Pignotti: «Bimbi strumento di pace»

IL SINDACO Alessio Pignotti oggi insieme a tanti bambini a Cascinare e a Casette d'Ete per celebrare la giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate

Doppio appuntamento, questa mattina, a Cascinare e Casette d’Ete per la cerimonia del 4 novembre, a Sant’Elpidio a Mare. «E’ stato bello tornare a celebrare la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – il commento del sindaco Alessio Pignotti – in una situazione di normalità, come fatto ieri al Capoluogo, ed è stato bello tornare a coinvolgere le scuole (a Cascinare sono arrivati anche gli alunni di Piane Tenna)».

«Per tutti loro ricordare la fine della guerra vuol dire, per loro fortuna, rammentare un periodo storico lontano, che conoscono solo dai libri di storia. Non dimentichiamo, però, che ancora oggi ci sono tante comunità ancora piegate dalla guerra e tanti ragazzini come loro vivono gli orrori che tutto ciò comporta.
Se è vero che il 4 novembre ricordiamo i caduti e i dispersi di tutte e guerre e ci ritroviamo anche per un giusto tributo ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali di pace all’estero in questo giorno che celebra l’Unità Nazionale è anche vero che – aggiunge il primo cittadino – l’attualità ci porta davanti agli occhi tante scene di guerra che non possono lasciarci indifferenti. In particolare ai ragazzini e alle ragazzine presenti ho chiesto di fare in modo che questa ricorrenza diventi occasione di riflessione, dialogo e confronto, anche a prescindere dalla data in cui cade la cerimonia, affinché comprendendo quanto accaduto in passato ci si renda consapevoli del ruolo che ognuno di noi ha nell’ambito della società. Il mio auspicio è che ognuno, nel proprio ambito, diventi strumento di pace.
E’ stato emozionante vedere i tricolori mossi dalle mani dei nostri giovani: a Cascinare abbiamo sfidato qualche goccia di pioggia mentre a Casette, viste le condizioni meteo, abbiamo preferito deporre la corona d’alloro al monumento per poi spostarci a scuola. Per me è stata una grandissima emozione parlare in veste di primo cittadino in particolare davanti al monumento di Cascinare: su quella stele c’è anche il nome del mio bisnonno, morto durante la guerra del ‘15/’18.
Mi auguro che possa aver rivolto a me e a tutti noi uno sguardo benevolo e che confidi in noi per un mondo diverso, nel quale il suo sacrificio di allora non solo non venga dimenticato ma che sia un piccolo mattoncino di una nuova società. Una società in pace».


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