facebook twitter rss

Traffico di stupefacenti a Porto Sant’Elpidio, sequestrati 86 kg di marijuana: tre giovani denunciati dalla Finanza

PORTO SANT'ELPIDIO - I tre uomini, originari del Maceratese, di età compresa tra i 26 e i 28 anni, risultavano soci di una S.r.l. (con sede legale a Roma ed unità locale nel Fermano) dedita a commercio all’ingrosso di merce on-line

di redazione CF

Continua incessante l’attività di contrasto allo spaccio e traffico di sostanze stupefacenti in Provincia a opera delle fiamme gialle fermane. Nel pomeriggio di martedì scorso, i militari del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria, guidati dal tenente colonnello Emanuele Pietroni, nel corso di un pattugliamento nella zona industriale di Porto Sant’Elpidio, hanno tre uomini intenti a ricevere della merce da parte di uno spedizioniere i quali, in maniera frettolosa e guardinga, provvedevano a concentrare diversi voluminosi plichi all’interno di alcuni locali adibiti ad ufficio; tali modalità hanno insospettito i militari della Guardia di Finanza che, pertanto, hanno deciso di operare un controllo sui pacchi scaricati, che emanavano un forte odore di sostanza stupefacente e risultavano infatti contenere marijuana.

Il tenente colonnello Emanuele Pietroni, comandante del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Fermo

«I tre uomini, originari del Maceratese, tutti poco meno che trentenni, risultavano soci – spiegano dalle Fiamme gialle di Fermo – di una srl (con sede legale a Roma ed unità locale nel Fermano) dedita a commercio all’ingrosso di merce on-line. Informata l’autorità giudiziaria, le operazioni sono state estese a un magazzino nella disponibilità dei tre soci, all’interno del quale è stato rinvenuto un ulteriore quantitativo di marijuana sprovvisto di  documentazione di acquisto o esami di laboratorio che ne attestassero la quantità di principio attivo».

L’attività ha consentito di sottoporre a sequestro 86,140 kg di marijuana, con denuncia a piede libero dei tre responsabili per violazione all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990.

«Le condotte illecite – aggiungono dalla Finanza – sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Fermo, tempestivamente informata sulle perquisizioni e sul sequestro effettuato, successivamente convalidati.

Lo stupefacente sarà sottoposto, non appena disposto dall’Autorità Giudiziaria alle previste analisi di laboratorio volte a confermarne il principio attivo.

L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo volto a prevenire e contrastare i traffici illeciti, tra cui quelli di sostanze stupefacenti, a dimostrazione del costante impegno del Corpo per la tutela della legalità e della salute pubblica impedendo l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe anche fruttato illeciti guadagni».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti