I carabinieri omaggiano la Virgo Fidelis al duomo di Fermo

FERMO - I militari dell'Arma del comando provinciale hanno omaggiato questa mattina la Santa Patrona dei carabinieri con una santa messa nella cattedrale di Fermo

Questa mattina alle ore 10,30, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Fermo si è tenuta la celebrazione eucaristica in onore della Patrona dell’Arma dei Carabinieri, “Maria Virgo Fidelis”, e dell’81esimo Anniversario della Battaglia di Culqualber come pure della “Giornata dell’Orfano”.

La Santa Messa è stata celebrata da monsignor Pietro Orazi, Vicario dell’Arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, accompagnato per l’occasione dall’organista Lorenzo Roscioli e dal tenore Matteo Laconi che hanno reso ancora più solenne la cerimonia. Monsignor Orazi per la sua omelia ha commentato i passi dell’Apocalisse di Giovanni accostando il fedele servizio dell’Arma, rivolto sempre a far prevalere il bene. Il titolo Virgo Fidelis esprime il significato della vita di Maria e della sua missione di madre e di corredentrice del genere umano affidatale da Dio. Nell’Arma il culto alla Virgo Fidelis iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d’Italia, e di padre Apolloni S.J., cappellano militare capo.

Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò, così, la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: sii fedele sino alla morte.

«La scelta della Madonna Virgo Fidelis come celeste patrona dell’Arma è indubbiamente ispirata – spiegano i Carabinieri – alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: nei secoli fedele. L’8 dicembre 1949, sua santità Pio XII accogliendo l’istanza di monsignor Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, combattuta in Abissinia (l’attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici: i Carabinieri non abbandonarono le loro posizioni fino a quando furono sopraffatti. Si immolarono quasi tutti. Fu una delle ultime cruenti battaglie nell’Africa Orientale Italiana. Un episodio che non pochi hanno accostato all’impresa delle Termopili».

Il grande sacrificio di sangue valse la Medaglia d’oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri per il 1° Gruppo Carabinieri in A. O. con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore le violente aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra di Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta a corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri fusi in un solo eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita, perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”.

«Come di consueto – aggiungono i carabinieri del comando provinciale di Fermo – al Duomo erano presenti i soci dell’associazione nazionale Carabinieri e i rappresentanti delle diverse forze armate e di Polizia insieme al prefetto Vicario Alessandra De Notaristefani di Vastrogirardi. Presenti, infatti, il questore Rosa Romano, il comandante del Circomare, Cristiano Caluisi, quello dei Vigili del Fuoco, Paolo Fazzini e il maggiore Benito Addolorato per la Guardia di Finanza. Presenti anche i famigliari dei carabinieri caduti».


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