di Giorgio Fedeli
Tutto è partito da un sospetto degli agenti della sottosezione autostradale della Polizia stradale sangiorgese, guidata dal comandante Williams Di Mizio. Le divise, infatti, hanno notato un’auto sospetta transitare, in direzione sud, nel tratto fermano dell’A14 una Croma. A quel punto hanno deciso di seguirla. Prima una volante, poi una seconda. E quando i poliziotti hanno intimato l’alt alla vettura nel mirino, hanno avuto riscontro del fatto che i loro sospetti erano fondati. La Croma, infatti, invece di fermarsi, ha accelerato. E da lì ne è scaturito un inseguimento lungo l’autostrada.
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I poliziotti hanno tampinato la vettura senza mai perderla di vista e, al contempo, attuando tutte le procedure da manuale per evitare che la Croma potesse trasformarsi in un pericolo per le persone a bordo e per gli altri automobilisti in transito. Sono così riusciti, dopo diversi chilometri, a far uscire la vettura a San Benedetto del Tronto. Lì il veicolo ha imboccato la Sentina fino a quando non è arrivato alla fine della strada. A quel punto il conducente, trovatosi la strada di fatto sbarrata, è sceso come un fulmine dalla vettura ed è scappato a piedi facendo perdere le proprie tracce. I poliziotti, che gli sono sempre rimasti alle calcagna, si sono concentrati sull’auto all’interno della quale hanno trovato una donna e un bimbo. La passeggera avrebbe raccontato loro di non conoscere il conducente datosi alla fuga, ed essendo sprovvista di documenti al seguito, è stata accompagnata al commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto per il fotosegnalamento. Ma non finisce qui. All’interno della vettura, infagottati, i poliziotti hanno anche trovato degli orologi e delle banconote, alcune anche di valuta estera, che si pensa possano essere provento di furto. Il perché è semplice: nell’auto c’erano anche degli arnesi da scasso.
Ora, dunque, gli agenti della Polizia autostradale se da una parte sono impegnati nelle ricerche del fuggitivo, dall’altra stanno anche valutando la posizione della donna. Nel frattempo la merce, che si pensa sia provento di furto, è stata posta ovviamente sotto sequestro. Stesso dicasi per la Croma che, oltretutto è risultata sprovvista di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Insomma un bel filotto di reati. E tutto nato dalla felice intuizione dei poliziotti dell’autostradale sangiorgese in una brillante operazione, coordinata dal comandante Di Mizio, e conclusasi nel migliore dei modi, a partire dal recupero della presunta refurtiva, che potrebbe essere riconducibile a un furto messo a segno sempre oggi pomeriggio in un appartamento sulla Faleriense, a Porto Sant’Elpidio, e soprattutto perché nessuno ha riportato conseguenze. Si sa, infatti, che quando le divise sono chiamate ad operare con inseguimenti come quello di oggi pomeriggio, la priorità è evitare che i fuggitivi si lancino in manovre spericolate che possono anche sfociare in incidenti stradali. E sull’autostrada un sinistro può facilmente tramutarsi in tragedia.
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