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Torresi, Canzonetta e Marcattili: «Pronti a condividere eventi nuovi, ma quelli identitari non si toccano» (Le interviste a Zoom)

FERMO - Negli studi di Radio FM1, ieri sera, ospiti del direttore Giorgio Fedeli, sono intervenuti i tre assessori al commercio di Fermo, Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio. Riflettori accesi su diversi argomenti: dal caro bollette alla gestione del Natale, passando per la possibilità di collaborare in eventi sinergici, fino ad arrivare ad un giudizio sulla legge di bilancio del governo Meloni
Il confronto tra i tre assessori al commercio Mauro Torresi (Fermo), Patrizia Canzonetta (Porto Sant'Elpidio) e Giampiero Marcattili (Porto San Giorgio) a Zoom di Radio FM1

Patrizia Canzonetta e Mauro Torresi

 

di Leonardo Nevischi (foto/video Simone Corazza. Regia Alessandro Luzi)

Ieri sera, negli studi di corso Cefalonia si è svolto il consueto appuntamento del giovedì con Zoom, il programma di approfondimento su politica, cronaca e attualità di Radio FM1 e Cronache Fermane. Ai microfoni, ospiti del direttore Giorgio Fedeli, sono intervenuti Mauro Torresi, Patrizia Canzonetta e Giampiero Marcattili, rispettivamente assessori al commercio dei comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio.

Il confronto è stato l’occasione per fare il punto sull’attività amministrativa dei tre comuni, ma anche per fare un focus a 360 gradi su un commercio che, con il Natale alle porte ed un caro bollette da fronteggiare, è divenuto quantomai cruciale. Nella prima parte della puntata, però, a tenere banco è stata la classifica della stagione estiva degli arrivi e delle presenze stilata dalla Regione e che vede una Fermo nona sulle prime dieci località delle Marche nella categoria arrivi e quarta in quella presenze, una Porto Sant’Elpidio decima sulle prime dieci per presenze e una Porto San Giorgio non pervenuta.

«Questa classifica ci ha felicemente colpiti, ma ad essere sinceri il sentore che quest’anno le cose fossero diverse lo si aveva già da giugno, quando le nostre strutture registravano il tutto esaurito con prenotazioni a lunga scadenza – ha confessato la Canzonetta -. Poi a luglio e agosto le presenze sono esplose in maniera esponenziale». «Un punto di partenza che ci stimola a rilanciare ulteriormente la ricettività a Fermo – è stato il commento di Torresi -. Registriamo un trend positivo da diversi anni e il merito è di tutte e tre le amministrazioni che sono state capaci di far riscoprire le Marche sud. Un dato frutto anche della riapertura del camping Verde Mare a Marina Palmense e dell’incantevole Museo Archeologico di Torre di Palme che richiama molti turisti». Per Marcattili invece «sarebbe stata strana la presenza di Porto San Giorgio in una delle due classifiche e non viceversa. Siamo orfani di campeggi e strutture ricettive adeguate, ma pur non entrando nella top 10 abbiamo un numero di presenze rilevanti. Siamo comunque orgogliosi che ci siano i nostri “cugini” perché di rimbalzo ne beneficiamo anche noi».

Patrizia Canzonetta

Ma le strutture ricettive sono davvero la chiave di arrivi e presenze o c’è la mano virtuosa dell’amministrazione? Qui a dare una risposta univoca è stata Patrizia Canzonetta: «Il primo plauso va a chi gestisce le strutture ricettive perché sono in prima linea e non trascurano nulla, dalla comunicazione all’innovazione. Chi sceglie le nostre città lo fa principalmente per loro, ma risultano fondamentali anche le attività che offrono attrazioni e divertimento. Intere famiglie scelgono la nostra via Cesare Battisti per il buon cibo, ma anche perché la via è chiusa e vicino ai locali c’è una bambinopoli. La ricettività è data non solo da chi pernotta ma anche chi rimane nella nostra città solo di passaggio: penso alla festa canonica del Primo Maggio, a San Crispino o quest’anno alle Frecce Tricolori che hanno registrato il sold out con oltre 10mila presenze – ha evidenziato l’assessora, per poi stemperare anche la polemica sulla sua delega ai Grandi Eventi -. Il sindaco me l’ha assegnata in pieno periodo Covid perché ogni volta che si organizzava un evento, dal più al meno grande, si andava sempre in contro al problema del piano sicurezza e ai cavilli burocratici che ne consegue. La delega nasce per seguire queste questioni, poi ovvio che più di 3-4 grandi eventi all’anno non è possibile organizzarli».

Mauro Torresi

Ed a proposito di eventi, puntuale la provocazione del direttore Fedeli: perché non collaborare tra comuni e organizzarne di unitari che coinvolgano più realtà fermane? Il dibattito si è aperto all’insegna di un velato campanilismo. «Abbiamo delle manifestazioni identitarie: Fermo non organizzerebbe nulla il primo maggio, così come gli altri paesi farebbero altrettanto il 15 agosto. Siamo realtà che vivono di grandi eventi già ben definiti e non siamo autolesionisti – hanno sentenziato Torresi e Canzonetta -. Abbiamo modi diversi di pensare: due sono città di mare, Fermo ha cultura e storia. Pensiamo che ognuno debba camminare con le proprie gambe e fare scelte calibrate in base al proprio turismo e al proprio tessuto commerciale». Controcorrente Marcattilli: «Se una manifestazione funziona perché non estenderla all’intero territorio? Dovremmo trasformare alcuni tipi di manifestazioni già consolidate in appuntamenti collaterali a cornice della matrice originaria per coinvolgere tutto il territorio fermano». E a spezzare una lancia a favore ci pensa la Canzonetta: «Facciamo sempre grandi spot sul lavorare in sinergia ma pochi fatti. Ad ottobre abbiamo provato a rendere Lu Premiu de lu Cazolà un trait d’union tra i comuni del Fermano convocando i vari assessori di Porto San Giorgio (Giampiero Marcattili), Fermo (Annalisa Cerretani), Sant’Elpidio a Mare (Michela Romagnoli) e Monte Urano (Loretta Morelli). Ne è nata una chat e dopo le feste natalizie tenteremo di instaurare un tavolo permanente di confronto. Siamo pronti a collaborare e a condividere nuovi eventi. Vedremo se ci sarà questa volontà da parte di tutti». E non manca una frecciatina all’associazione Marca Fermana: «Dovrebbe essere il connettore delle realtà fermane, ma la gran parte del lavoro lo stanno facendo i comuni con le loro forze».

Infine la questione Natale strettamente legata al caro bollette. Qui per gli amministratori si apre un bivio: risparmiare e spegnere la magia delle feste o assecondare le esigenze dei commercianti che spingono per avere momenti di aggregazione? Per Torresi «quello di Fermo sarà un Natale classico. Baderemo ai consumi installando luminarie temporizzate fino a mezzanotte e riducendo i giorni e gli orari della pista di pattinaggio (di cui il comune contribuirà pagando i consueti 8 mila euro come nel 2018, 2019 e 2021, ma lasciando le spese dei costi dell’energia elettrica all’imprenditore vincitore del bando). Noi abbiamo speso meno di 100 mila euro». Non spegnerà il Natale nemmeno la Canzonetta: «Non abbiamo lasciato che il caro energetico ci condizionasse. Siamo partiti con l’idea di salvaguardare il Natale dei nostri commercianti che venivano da due anni di pandemia e ne hanno pagato fin troppo le spese. Ci siamo moderati con la spesa delle luminarie (52 mila euro) e grazie ai vari sponsor siamo riusciti a finanziare delle iniziative collaterali dedicate ai bambini». Sarà invece il primo Natale da amministratore per Marcattili che sebbene non abbia ancora chiuso il cartellone delle iniziative ha deciso di puntare su due temi: uno commerciale e uno religioso. «Abbiamo collaborato con il nostro tessuto commerciale e ci siamo ispirati al film Lo Schiaccianoci per rendere più accogliente la città e abbiamo allestito un Castello dei Presepi sviluppando un percorso per tutto il borgo storico della città. Per le luminarie abbiamo speso un/terzo rispetto alle amministrazioni passate: tutti i commercianti gradivano le luminarie davanti al proprio negozio, ma abbiamo fatto una scelta coraggiosa predisponendo un quadrilatero tra i due viali principali, la via dei presepi di castel San Giorgio e viale Cavallotti».

La chiosa è stata sulla legge di bilancio del governo Meloni. A Torresi e Marcattili «non è dispiaciuta. Si focalizza su varie realtà come industria, cittadini privati e mondo del lavoro. Intanto è una risposta, poi l’efficacia si vedrà strada facendo». Non dello stesso avviso la Canzonetta: «La propaganda ha superato la realtà, il governo è al corrente della situazione economica dello stato italiano e non dovrebbe fare promesse quando la coperta è corta. Speriamo che strada facendo riescano ad aggiustare il tiro, ma la presentazione non è stata delle migliori».


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