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Consiglio “fiume”: scintille e adozione della variante per Campiglione. Esordio di Fofana in assise e gioia per la Fermana (Ascolta la notizia)

FERMO - L’applauso di benvenuto ad Alhagie Fofana ad aprire ed i complimenti in diretta dell’assessore Scarfini alla squadra di mister Protti che al 90esimo minuto ha strappato la vittoria fuoricasa al Franchi di Siena: nel mezzo la corposa questione dell’area Campiglione-Molini Girola

 

 

di redazione CF

Un consiglio comunale che ha sforato le sei ore di durata, cosa peraltro alquanto prevedibile, visto che all’ordine del giorno il punto più succulento era rappresentato dalla approvazione della variante urbanistica concernente Campiglione e Molini Girola. 

Ascolta la notizia:

Argomento quest’ultimo che è ormai da tempo oggetto della commissione di competenza e del tavolo di lavoro istituito ad hoc e che pertanto costituisce oggetto di continui botta e risposta tra maggioranza ed opposizione, confronto che anche nella sala consiliare fino a poche ore fa ha destato molteplici interventi ed altrettanti repliche. 

E se da un lato l’opposizione ha tacciato la maggioranza di autocelebrazione e di estrema indulgenza nell’urbanizzazione, intaccando luoghi fino ad oggi non cementificati, dall’altro tutti i civici di Calcinaro si sono dimostrati uniti e compatti nel difendere il mega progetto oggi in votazione, sottolineando che sin dal principio ci si è concentrati sulle aree verdi e comuni, sulla creazione di residenze accoglienti e non di ‘alveari’, sulla creazione di un polo gravitante intono al nuovo ospedale degno di lasciare un segno nel futuro e di diventare un punto di riferimento non solo per i quartieri lambiti ma anche per l’intera città ed il territorio fermano, comuni limitrofi compresi. E’ lo stesso sindaco che ha posto la chiosa parlando di opportunità lavorative che si creeranno nei confronti dei giovani e di agevolazioni e servizi rivolti ai più deboli, agli anziani ed alle coppie in procinto di far famiglia. 

Ben 36 i punti di osservazione a riguardo da far vagliare ai consiglieri, che allo scadere del giorno, hanno decretato l’adozione definitiva della variante al vigente Prg al rintocco della mezzanotte, quando l’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini prima di buttarsi nei tecnicismi del bilancio, si è lasciato andare ad uno spassionato abbraccio virtuale alla Fermana Fc che nel match serale col Siena ha agguantato una emozionante vittoria (dopo solo 22 minuti c’è l’1-0 per i ragazzi di Protti con l’eurogol di Giandonato, poi doppio vantaggio dei canarini ma a 12 dalla fine arriva la rimonta della squadra toscana ad opera dell’ex Frediani, per poi concludere al 90° con l’insperato gol di Graziano): «Complimenti ragazzi di questo regalo che ci avete fatto, è stata una gioia aver appreso di questo bellissimo risultato all’Artemio Franchi di Siena, bravi!».

Alhagie Fofana

Di certo, trafiletto calcistico a parte, non deve essere stato un battesimo consiliare semplice per il neo consigliere eletto dai cittadini extracomunitari Alhagie Fofana, che dopo aver preso il suo posto tra i ‘colleghi’  che lo hanno accolto in piedi con un applauso di benvenuto, ha ascoltato tutta la lunghissima discussione per poi salutare con la piena consapevolezza che, con il nuovo ruolo che ha assunto, ha sia un onore che una responsabilità. Ma Alhagie seppur provato, non ne sarà uscito sicuramente scoraggiato, perché, per rimanere in tema sportivo, lui è abituato a fare squadra, perché gioca nella ‘Save the Youth Monte Pacini’, e per di più, col ruolo di difensore centrale: pertanto, se in campo è  capace di difendere e creare occasioni di contropiede, così in Comune potrà farsi portavoce degli extracomunitari che si rivolgeranno a lui e, perché no, proporre qualcosa di nuovo ed utile per una comunità fermana sempre più dinamica, aperta ed accogliente.

Con un ringraziamento ai consiglieri comunali di Fermo per la calorosa accoglienza e a chi con il proprio voto ha voluto dargli fiducia e la possibilità di ricoprire un’importante carica istituzionale, Alhagie Fofana ha aperto il suo intervento in occasione della proclamazione come rappresentante dei cittadini extracomunitari.

«Ringrazio e saluto anche tutti i cittadini stranieri presenti nella nostra città – spiega – che hanno votato per gli altri candidati o non hanno votato. Il mio impegno è quello di portare in Consiglio comunale la voce di tutti per portare all’attenzione della città i bisogni, le richieste, le proposte di quel 10% della popolazione non italiana che chiede una soluzione ai loro problemi, che chiede opportunità, misure adeguate alle loro necessità, a partire dai servizi per il lavoro, per la casa, per la salute, per l’istruzione, per i titoli di soggiorno. Poter migliorare la vita di chi ti vive accanto è innanzitutto un privilegio, umano prima che istituzionale».

La sua priorità sarà lavorare per favorire il dialogo, per rendere la comunità fermana sempre più solidale ed attenta alle situazioni più fragili. «Il mio sarà un programma basato sull’ascolto delle persone straniere, attraverso incontri, assemblee, momenti di confronto. Sarà, cioè, il frutto di un lavoro che verrà costruito giorno per giorno, non da solo ma con un impegno collettivo».

Due indicazioni generali di Fofana, rispetto alle quali nelle prossime settimane verranno elaborati una serie di punti programmatici.

Intanto, la necessità di interventi differenziati per persone con esigenze diverse. «Visto che gli immigrati non sono un aggregato indistinto, ma rappresentano un gruppo composito e non omogeneo, l’Amministrazione comunale deve saper differenziare gli interventi a seconda delle caratteristiche e dei bisogni di queste persone. Per esempio: ci sono persone immigrate da molto tempo, inserite nel tessuto sociale ed economico cittadino, con famiglie in cui i genitori lavorano, una casa di cui pagano l’affitto, i figli che vanno a scuola. E ci sono coloro che invece sono arrivati da poco tempo e non sono ancora inseriti nel tessuto sociale, non dispongono di una rete familiare e devono ancora affrontare la lunga fase della regolarizzazione dei documenti».

A seguire l’esigenza di lavorare sempre più per un’idea di cittadinanza plurale e inclusiva, in cui si coltivi la diversità come ricchezza comune, sociale e culturale, un potenziale di ricchezza e convivenza di cui la città di Fermo non deve privarsi ma che deve sviluppare sempre più con interventi in campo interculturale ed un allargamento dei luoghi di incontro e di conoscenza reciproca, come si sta cercando di fare ad esempio a Lido Tre Archi. »Occorre un intervento stabile attraverso sportelli per la cittadinanza, con mediatori linguistico-culturali, operatori formati, figure di coordinamento per associazioni, volontariato e comunità straniere che favoriscano la conoscenza e le modalità di accesso ai servizi quali l’assistenza all’infanzia, l’istruzione degli adulti, l’assistenza sociale di base, le strutture culturali, i diritti sociali ed educativi fondamentali, i servizi per l’impiego, l’alloggio e l’istruzione scolastica o l’orientamento ai nuovi arrivati».

Obiettivi che Fofana, insieme ad un ampio gruppo di lavoro al suo fianco, intende iniziare a praticare attraverso l’esperienza di consigliere comunale, sicuro di trovare nella massima sede istituzionale cittadina quell’ascolto e quell’attenzione che potranno aiutare Fermo a sviluppare forme di convivenza rispettose della dignità dei suoi residenti, italiani e stranieri, e a migliorare le condizioni di vita di tutti.


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