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Cna, Tomassini e Caranfa a Radio FM1: «Detassare le buste paga e guardare al “green”» (Videointervista)

FERMO - Ai microfoni del direttore Giorgio Fedeli, sono intervenuti il presidente della Cna di Fermo ed il coordinatore pro tempore facendo un bilancio del 2022 e tracciando le priorità sulle quali agire nel nuovo anno per favorire le imprese
L'intervista a Radio FM1 al direttore di Cna Fermo Emiliano Tomassini e al coordinatore Andrea Caranfa

Andrea Caranfa ed Emiliano Tomassini

Questa mattina a Radio Fm1, ai microfoni del direttore Giorgio Fedeli, sono intervenuti il presidente della Cna di Fermo, Emiliano Tomassini, ed il coordinatore pro tempore Andrea Caranfa. L’intervista è stata l’occasione per fare un bilancio di fine anno e dare delle prospettive per il 2023.

«Il 2022 è stato un anno particolare – ha esordito Tomassini -. Pensavamo che dopo la pandemia non sarebbe potuta andare in maniera più drastica, invece al peggio non c’è mai fine. Oggi se ripenso alle difficoltà economiche attraversate a causa del Covid, penso che fossero una passeggiata in confronto». Usa parole forti il presidente di Cna e lo fa per ricordare le difficoltà che attualmente le aziende devono affrontare: «Penso al caro energia, al conflitto russo-ucraino, all’aumento dei prezzi delle materie prime, a quello dell’inflazione ed a quello dei tassi di interesse che rende l’accesso al credito più oneroso rispetto a prima».

Proprio in virtù di ciò, sul tema energia, i due vertici Cna ritengono «prioritario agire nell’ottica di un rafforzamento e di una calibrazione più efficace delle misure previste dal DL Aiuti quater». E al netto delle speranze, le aziende possono trovare un appiglio nell’export. «È in aumento del 2,8% – ha sentenziato Caranfa – e c’è un aumento delle vendite verso paesi esteri come la Germania e gli Stati Uniti, che stanno facendo da volano per l’economia marchigiana. Alla luce di ciò vedo un dato positivo: il lavoro c’è e le aziende stanno continuando a produrre e vendere. Purtroppo, però, abbiamo anche riscontrato che c’è mancanza di manodopera in tutte le imprese, le quali hanno bisogno subito di manodopera specializzata perché non hanno tempo e modo di formarla. Per questo, tramite l’ausilio della Regione, dobbiamo fornire risposte serie e concrete. Abbiamo portato le nostre istanze nei tavoli di confronto regionali e a breve verranno formulati i bandi di formazione per le imprese, in quanto è stato rifinanziato l’Fse+ (Fondo sociale europeo Plus), ovvero il bando europeo che prevede degli incentivi per la formazione e l’occupazione aziendale».

Una formazione che parte dal mondo dell’istruzione. «Per questo è fondamentale che in tutti i tipi di istruzione ci sia un percorso formativo all’interno delle aziende, come ad esempio l’alternanza scuola-lavoro – hanno seguitato i due vertici dell’associazione territoriale di Fermo -. Ma non solo. Crediamo fortemente negli Its, i quali forniscono gratuitamente una formazione tecnica e specializzata che consente di rispondere alle esigenze delle imprese. È necessario uscire dalla vecchia concezione di lavoro e occorre rendere attrattivo un posto occupazionale: per farlo dobbiamo approfittare di questa situazione drammatica ed invitare il governo a detassare le buste paga. Questo consentirebbe di affrontare la situazione attuale, che ci auguriamo possa essere momentanea, e una volta stabilizzata di avere qualche soldo in più per far ripartire l’economia nazionale ed europea». 

Tomassini e Caranfa elencano poi quelle che per Cna sono le priorità per le imprese: «Rivedere gli interventi sul Superbonus e destinare maggiori risorse per l’autotrasporto merci, rateizzare le bollette per tutto il 2022 e estendere anche alle piccole imprese l’acquisto a prezzi calmierati, attraverso il GSE, di energia elettrica e gas». Da dove partire? «Innanzi tutto cerchiamo di valorizzare i tetti delle aziende anziché immetterne di nuovi nei terreni. In Italia ci sono 125 mila tetti che potrebbero essere già utilizzati per accedere subito alle energie rinnovabili, però abbiamo bisogno di un iter burocratico più snello e che le imprese abbiano degli incentivi». E riguardo il Superbonus hanno evidenziato: «Troviamo sbagliato che data ultima per la presentazione delle Cilas sia il 25 novembre. Questo fattore sta abbassando il mercato perché non abbiamo la stima precisa di quante persone potranno accedere a questi incentivi: abbiamo chiesto che la data venga spostata al al 31 gennaio per dare modo alle imprese di organizzarsi».

Infine, Tomassini dà uno sguardo al futuro e al “green”. «L’Italia è un paese ricco di beni immobili, ma tra un lustro avremo un grande problema di svalutazione perché si andrà in contro ad un cambio delle regole in favore del green. Pertanto bisognerebbe già pensare all’immobile privato. Se non iniziamo ad ammodernare e a rendere più sostenibili le nostre case subiremo una netta svalutazione: dunque dal momento che ci troviamo in un periodo di difficoltà energetica, invito il governo ad avere lungimiranza ambientale ed energetica ed ottimizzare le nostre abitazioni in favore del green, così da ottenere il mantenimento del valore economico attuale».

La chiosa dei due vertici di Cna Fermo è sul Premio Cambiamenti, inventato per mettere ogni anno in concorrenza tra loro tutte le migliori start-up che vengono create tra le aziende iscritte a Cna. Si parte da una valutazione territoriale, poi c’è una finale regionale (quest’anno è stata interregionale perché le Marche hanno partecipato insieme all’Umbria, ndr) e chi vince questa partecipa direttamente a quella internazionale. «È il caso di FantaSanremo che il prossimo 15 dicembre sarà a Roma per la finalissima: hanno sfruttato un fantagame online per promuovere al meglio il nostro territorio, pertanto se dovessero trionfare per noi sarebbe un motivo d’orgoglio».

Maria Vittoria Mori

 

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