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Il prefetto Rocchegiani si presenta: «Noi marchigiani siamo tenaci, voglio dare risposte ai cittadini». Attenzione massima alla sicurezza (Ascolta la notizia)

FERMANO - Il nuovo vertice dell'Ufficio Territoriale di Governo questa mattina ha incontrato la stampa. Curriculum di primissimo livello: dalla Squadra Mobile di Roma alla Dia, dalla CriminalPol all'Ispettorato di Pubblica Sicurezza di Palazzo Chigi fino alla direzione dell'Ufficio centrale ispettivo: «Arrivare dalla Polizia di Stato, nel mio caso, può rappresentare un valore aggiunto per analizzare i problemi e dare risposte sulla sicurezza»

Il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani

di Giorgio Fedeli (foto Simone Corazza)

«Il dialogo con i cittadini, con il Fermano, è fondamentale. La popolazione è il mio principale stakeholder». Il nuovo prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani si presenta. E lo fa incontrando, nel suo primo giorno alla guida dell’Ufficio Territoriale del Governo, la stampa locale. Un prefetto che ha le idee già ben chiare, che sembra proprio sapere come e dove muovere i primi passi per risolvere i problemi del nostro territorio.

Ascolta la notizia:

«Oggi ho una serie di incontri con le istituzioni – spiega – proprio per condividere i problemi del Fermano e cercare di iniziare un percorso per risolverli. In questo scenario, il rapporto con la stampa diventa fondamentale per parlare ai cittadini. La Prefettura è e deve essere un tavolo aperto per ogni necessità o esigenza. La sinergia con le istituzioni locali è imprescindibile. Il mio rapporto con le istituzioni e con i cittadini sarà improntato all’ascolto e al dialogo. La Prefettura è la casa dei fermani, la sede dei diritti, della trasparenza nel principio della legalità».

Un prefetto che, però, non si mostra solo nelle sue vesti istituzionali ma anche in quelle più squisitamente umane: «Sono davvero emozionato di poter ricoprire questo ruolo nella mia regione (è originario di Senigallia), al servizio di una comunità tenace e laboriosa con le cui istituzioni sono convinto di poter instaurare un rapporto sinergico di leale e fattiva collaborazione. Sarò, appunto, leale e disponibile perché così si cresce tutti insieme».

Rocchegiani assume la guida di una prefettura che, fin dalla sua istituzione è stata guidata da donne, un Ufficio territoriale di Governo da sempre per ‘prime nomine prefettizie’: «Se quest secondo aspetto legato a chi mi ha preceduto credo abbia poca rilevanza, il primo è importante proprio per l’entusiasmo che si vive. A me galvanizza, sono carico di entusiasmo e sono convinto che avrò grandi soddisfazioni». Certo, il suo corposo curriculum non può non balzare all’occhio. Rocchegiani infatti arriva dalla Polizia di Stato. Passa dalla Squadra Mobile di Roma alla Dia, dalla CriminalPol all’Ispettorato di Pubblica Sicurezza di Palazzo Chigi fino alla direzione dell’Ufficio centrale ispettivo.

Un superpoliziotto, insomma. E il suo background professionale potrebbe rappresentare un valore aggiunto nella reale disamina dei problemi del Fermano legati soprattutto alla sicurezza. Un territorio, il nostro, che se da una parte cerca di sentirsi ancora isola felice, dall’altra quasi quotidianamente deve confrontarsi con fenomeni di criminalità senza poter trascurare il rischio anche di infiltrazioni malavitose: «Credo che parlare di isola felice sia fuorviante. A mio avviso l’azione preventiva è necessaria per scongiurare devianze – spiega – dunque insistiamo con la cultura della legalità. In passato, in altre zone del nostro Paese, aver trascurato questa cultura ha portato a fenomeni di devianza come le baby gang, a una criminalità contro cui resta solo l‘intervento repressivo che però deve essere visto solo come l’extrema ratio. Le forze dell’ordine ci sono e lavorano quotidianamente ma la cultura della legalità si coltiva anche con altre realtà, penso alla scuola o alle associazioni di volontariato. Sicuramente arrivare dalla Polizia di Stato, nel mio caso, può rappresentare un valore aggiunto per analizzare i problemi e dare risposte».

Il vicario del prefetto, Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi

E giust’appunto già domani Rocchegiani presiederà un comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica: «La sicurezza non è solo appannaggio delle forze dell’ordine – rimarca – il mio mandato da manager pubblico è vocato ad affrontare e risolvere i problemi, o quantomeno a ridurne l’impatto. Io devo parlare alla gente, alla gente devo dare risposte. Noi marchigiani siamo tenaci e laboriosi. E da marchigiano voglio dimostrare con i fatti la bontà delle mie parole».


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