«Riforma sanitaria, fondamentale reinserire la prevenzione»

IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «La pandemia ci ha dimostrato come sia invece estremamente importante la previsione che include le vaccinazioni, il tracciamento, lotta alle infezioni, gli screening oncologici, l'igiene degli alimenti, ecc... E' una criticità che, a parere di molti addetti ai lavori, andrebbe corretta. Sarebbe, in altre parole, auspicabile ripristinare questa importante area con la sua autonomia, dotandola di un budget adeguato»

Giuseppe Fedeli

di Giuseppe Fedeli *

Dedicata alla “Sanità che cambia, più vicina ai cittadini e ai territori”, sabato 10 dicembre 2022, alle ore 16, si è svolta al Teatro dell’Aquila di Fermo la 18esima edizione della Giornata delle Marche, presente il Ministro alla Salute, Orazio Schillaci. “La sanità – così il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli – rappresenta una delle sfide più importanti dell’amministrazione che guido. Abbiamo approvato poche settimane fa la riforma degli enti sanitari, dopo quasi 20 anni, ed ora stiamo riscrivendo il piano socio-sanitario, strumento indispensabile per costruire un modello sanitario adeguato ai tempi che viviamo, in cui l’offerta sarà costruita in base allo studio dei fabbisogni e la medicina del territorio verrà rafforzata. Le esigenze dei nostri cittadini devono prevalere su tutto. Siamo consapevoli che in questo momento storico ci sono tante criticità, frutto di una programmazione e di una legislazione inadeguate, che hanno determinato alcune problematiche annose come la carenza del personale medico-sanitario. Per questo è necessario il coinvolgimento del Governo nazionale e di tutte le forze che operano nella sanità, per limitare gli errori e realizzare la migliore offerta possibile. Il modello sanitario del futuro non può prevedere dispersioni di energie e di risorse”.

Posto che la qualità del Sistema sanitario nazionale e delle sue prestazioni, la garanzia alla prevenzione e alla cura, la promozione della salute sono legati non ai soli finanziamenti, ma alla tipologia di progetto di salute che un Paese si vuole dare, al suo sistema di governance e alle competenze e capacità di lavorare in modo integrato del personale tutto: orbene, senza sottovalutare l’importanza di attivazione dei cittadini nel processo di prevenzione e cura, va nondimeno posto l’accento sul fatto che,
a proposito della riforma sanitaria, la legge 833/78 individuava tre grandi aree di organizzazione del SSN, vale a dire la prevenzione collettiva e la sanità pubblica; l’assistenza distrettuale territoriale; e, infine, l’assistenza ospedaliera. Contenitori, quelli del dipartimento di prevenzione, del distretto sanitario e dell’ospedale. La nuova organizzazione prevista dalla Giunta regionale si articola, invece, in distretti, dipartimenti e ospedali. E dunque scompare tout court l’area della prevenzione. Sennonché, la pandemia ci ha dimostrato come sia invece estremamente importante la previsione che include le vaccinazioni, il tracciamento, lotta alle infezioni, gli screening oncologici, l’igiene degli alimenti, ecc… E’ una criticità che, a parere di molti addetti ai lavori, andrebbe corretta. Sarebbe, in altre parole, auspicabile ripristinare questa importante area con la sua autonomia, dotandola di un budget adeguato.
Infine, sulle facoltà a numero chiuso il ministro della Salute ha rimarcato l’indispensabilità di far capire ai giovani che frequentano la facoltà di Medicina l’importanza del sistema sanitario nazionale, con la pleiade di problematiche che intorno ad esso orbita, nelle future leve accendendo il fuoco sacro della missione.
* Giudice

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