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La Sgds ci riprova, nuovo bando per il direttore. Stipendio da 80 mila euro e contratto per tre anni

PORTO SAN GIORGIO - La Sgds multiservizi ci riprova. Pubblicato oggi il nuovo bando per la selezione del direttore generale dopo le dimissioni di Marco Ceccarani e il nulla di fatto del precedente bando. I candidati che avevano presentato domanda non avevano secondo la commissione esaminatrice i requisiti minimi richiesti. Scadenza il 3 gennaio.

di Sandro Renzi

La Sgds multiservizi ci riprova. Pubblicato oggi il nuovo bando per la selezione del direttore generale dopo che il precedente si è chiuso con un nulla di fatto. Nessuno degli otto candidati che avevano presentato domanda a novembre è stato ritenuto idoneo a ricoprire l’incarico. Motivo? La mancanza dei requisiti minimi. Critica l’opposizione. Critico anche il segretario di FdI, Andrea Agostini, che affidando i suoi pensieri ad una lettera aperta rivolta al sindaco Vesprini, aveva suggerito il ritorno ad un Cda per governare la municipalizzata.

Il primo cittadino, come dichiarato anche a Cronache Fermane, aveva invece optato per una continuità nella governance, fondata sostanzialmente sulla figura di un direttore generale, al quale verrà riconosciuto un compenso annuo di 80 mila euro lordi per tre anni, ed un amministratore unico. Ruolo, quest’ultimo, rivestito attualmente dall’avv. Maria Gabriella Caliandro, nominata dalla passata Amministrazione Loira. Anche se la nuova maggioranza di centrodestra si appresta, presumibilmente, a nominare un nuovo amministratore. Scelta che potrebbe concretizzarsi all’esito della selezione per il direttore. Le domande andranno presentate entro il 3 gennaio. Dando uno sguardo al bando non sfugge una modifica al punto 9 rispetto alla precedente stesura. Viene infatti richiesta una comprovata e qualificata esperienza  dirigenziale nel ruolo di direttore generale «con responsabilità di gestione per almeno tre anni, pari a 36 mesi anche non continuativi, in enti, società, aziende pubbliche o private». Mentre nel bando di novembre si richiedeva una esperienza dirigenziale per almeno tre anni ma non c’era alcun riferimento alla possibilità che non fossero continuativi. A gennaio, quindi, si potrebbe già conoscere il nome del sostituto di Marco Ceccarani che ha guidato la società a capitale interamente pubblico fino ad ottobre, traghettandola per due lustri dal sistema di raccolta dei rifiuti basato sul sistema dei cassonetti al porta a porta e quindi alle attuali isole tecnologiche. Incorporando poi al suo interno anche i servizi mensa e farmacia comunale.


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