«Una delle questioni che l’associazione ha affrontato per prima – spiega la presidente – è stata proprio la realizzazione della scuola, di cui porta il nome. Dal 2001 ad oggi i membri dell’associazione sono cambiati ma le attività che sono state proposte sono state sempre molte. Tra le varie iniziative, un progetto proposto con le scuole medie attorno alle problematiche della droga, l’iniziativa Puliamo il mondo, momenti di aggregazione come feste in piazza, uscite in luoghi di divertimento ma anche incontri di approfondimento destinati ai genitori per affrontare tematiche di diverso tipo, che riguardano il mondo genitoriale oltre che la partecipazione ad incontri ed iniziative organizzate nel territorio ed a cui l’Associazione ha aderito con entusiasmo. Nel 2014 c’è stato il rinnovo del direttivo: tra le iniziative proposte più di recente c’è l’adesione alla campagna di promozione della lettura Libriamoci, diversi appuntamenti con le Favole a merenda, Giocarcobaleno, i giochi di una volta, lo yoga della risata, il giardino di Babbo Natale ed anche delle uscite come quella al Bioparco di Roma, il rafting sul Nera, incontri per genitori con specialisti di diversi argomenti riguardanti la genitorialità, incontri di primo soccorso, Basile. Tutte attività gratuite (fatta eccezione per le uscite che hanno richiesto l’uso del pullman) autotassandoci con i tesseramenti e grazie al contributo di chi ci ha sostenuto nel tempo».
Ma poi arrivano le note dolenti: «Il periodo della pandemia, purtroppo, ci ha imposto uno stop forzato – dice il presidente Sabrina Malvestiti – che stiamo cercando di lasciarci alle spalle già a partire dalle letture a scuola. Nella primaria siamo stati la settimana scorsa mentre ieri siamo stati con la scuola per l’infanzia Arcobaleno con le letture ad alta voce. Abbiamo sempre lavorato con spirito di collaborazione nei confronti della realtà sociale in cui siamo inseriti: con l’amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare ma anche con altre associazioni e realtà del territorio. Intendiamo proseguire lungo questa strada ma per fare questo abbiamo bisogno di aiuto da parte di genitori volenterosi che possano garantire un certo ricambio. Si pensi che i primi iscritti oggi hanno figli adulti e qualcuno di coloro che è tuttora attivo all’interno dell’associazione ha ragazzi adolescenti. Se qualche genitore di bambini più piccoli volesse darci una mano a dare continuità a questa realtà è il benvenuto. Anzi, crediamo che senza un aiuto di questo tipo sarà difficile poter pensare al futuro e sarebbe un vero peccato».
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