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Giovane Futuro, il progetto della Provincia per combattere la dispersione scolastica nei ragazzi

GIOVANI – Finanziata nel quadro dell'iniziativa ''Azione ProvincEgiovani', l'iniziativa mira a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico. La provincia di Fermo, unica nelle Marche ad aggiudicarsi il bando, è capofila di un partenariato costituito dal mondo della scuola, del lavoro, dai comuni e da soggetti privati.

di Matteo Malaspina

L’abbandono scolastico è una piaga del sistema scolastico italiano. Basti pensare che i giovani tra i 18-24 anni usciti dal sistema dell’istruzione e della formazione sono il 12,7% a livello nazionale (Rapporto Censis 2022) e l’Italia è la prima nazione in Europa per numero di Neet, giovani che non lavorano e non studiano.

Una problematica che è al centro dei pensieri della provincia di Fermo e su cui è incentrato il progetto Giovane Futuro, finanziato nel quadro dell’iniziativa ”Azione ProvincEgiovani”, unico ad essersi aggiudicato il bando nell’intera Regione Marche, segno della bravura della progettista dell’Ufficio Istruzione, Laura Lupi che ha lavorato sulla stesura. Il progetto vede la Provincia di Fermo capofila di un ricco partenariato costituito da soggetti pubblici e privati che contribuiranno con le loro competenze e conoscenze a puntare su una reale e costruttiva inclusione scolastica e sociale: tutti i 40 comuni fermani, l’UPI Marche, Univpm, gli istituti secondari fermani (Ipsia, Ubrani, Liceo Classico A. Caro, Itet Carducci-Galilei, Liceo Artistico Preziotti-Licini, Confindustria di Fermo, Confartigianato MC-AP-FM e dalla Lions Club Amandola Sibillini (sponsor).

«L’intenzione del progetto è dare opportunità e speranza a tanti ragazzi che si trovano in situazione di disagio e hanno sviluppato un disinteresse nella scuola e nella società – spiega la consigliera Pisana Liberati -. Vogliamo puntare a formare i ragazzi e l’adesione totalitaria di tutti i comuni è un segnale importante di come fare rete può aiutare a far sentire la nostra voce».

Nello specifico, interviene nel settore dell’orientamento personale e professionale dei giovani e mira a prevenire e a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Le azioni, ideate a partire dall’analisi del contesto sociale ed economico del territorio fermano in stretto raccordo con i fabbisogni e le esigenze dei nostri ragazzi, aspirano a favorire il loro successo formativo e lavorativo attraverso attività calibrate in base alle diverse fasce di età. L’iniziativa è di ampia portata, infatti i beneficiari diretti dell’iniziativa sono le migliaia di giovani dai 14 ai 35 anni del comprensorio fermano.

Il progetto inizierà a gennaio, si andrà avanti almeno fino alla fine dell’anno scolastico ed è articolato in macroaree: l’attività di comunicazione, l’attività di educational (incontro per studenti e genitori al Teatro dell’Aquila il 4 maggio 2023 con la professoressa Daniela Lucangeli), incontri di life skills, un corso di formazione di ”didattica inclusiva” sui dispositivi con la creazione di due classi pilota (classe 1° Ipsia e classe 1° Carlo Urbani), corsi di formazione sul ruolo dei tutor per ragazzi con BES o DSA, istituzione di Young Center dove si terranno incontri di sostegno allo studio, un Job Meeteng Day, un documentario sui giovani, dei laboratori di orientamento in collaborazione con l’Università Politecnica e ITS Smart e un Carrer Day.

«L’orientamento efficace per i giovani è quello di far vivere loro esperienze in cui sono attivi. Per questo la Politecnica ha proposto una serie di laboratori per far interessare i ragazzi ai nostri corsi di Agraria, Economia, Scienze, Ingegneria e Medicina – aggiunge la professoressa Univpm Francesca Beolchini -. Saremo presenti nella nostra sede a Fermo e, in alternativa, andremo nelle scuole perché così valorizzeremo il territorio».

La dirigente dell’Ipsia Annamaria Bernardini spiega l’attività delle classi pilota di ”didattica inclusiva” portate avanti insieme all’Urbani: «Forniremo attrezzature d’informatica e formazione per i docenti per portare avanti un’innovazione didattica a livello metodologico. Una didattica che ponga i ragazzi, tutti, nelle stesse condizioni di esprimere le potenzialità».

Soddisfazione espressa anche dal mondo del lavoro, con Lorenzo Totò di Confartigianato che plaude l’iniziativa e dice che «le imprese cercano nuove idee e nuove forze e vedo come questo progetto va in questa direzione» e con Giuseppe Tosi di Confindustria che mette il focus su come «è importante puntare sui giovani perché l’aspetto importante per le nostre aziende è avere persone qualificate, preparate e con stimoli».


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